Sindaco a Latina: il candidato della destra nel paradosso dell’oliva da stancare

Sindaco a Latina: il candidato della destra nel paradosso dell’oliva da stancare

20 Luglio 2021 0 Di Lidano Grassucci

“Chi dice che io non pago?”… “Pagherò”. Mio padre faceva sempre questa battuta davanti a chi rimandava a domani quel che doveva fare oggi.

A Latina, di settimana, in settimana il centrodestra decide di non decidere.

Assomigliano Durigon, Calandrini, Fazzone a quei signori che avevano sempre mangiato le olive con le mani e qualcuno gli spiega che “no, non va bene, bisogna usare la forchetta”. I nostri tentano e ritentano ma non infilzano mai l’oliva. Poi arriva un signore (che so Coletta) e la infilza di getto. I tre “assistono al miracolo” commentando: “certo mo è facile, l’avevamo già stancata noi”. Ma mentre loro si baloccavano nella caccia all’oliva e sulla tecnica per “acchiapparla” il pranzo era bello che finito e Coletta stava a fare il riposino dopo aver fatto pasto intero, dolce e ammazzacaffè.

Il centrodestra non sta scegliendo il candidato sindaco, sta stancando la città, la sua gente, i suoi elettori, la sua gente,  perchè una destra che non decide è come una sinistra senza gli operai… Ops, mi dicono che ci sono tutte e due

E ora Latina?
Anche ora ci si come sente in due
Da una parte l’uomo inserito
Che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
E dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo
Perché ormai il sogno si è rattrappito
Due miserie in un corpo solo

Giorgio Gaber, io ero comunista