Elezioni/ Vi candidate a fare i sindaci e i consiglieri non a diventare Padre Pio o mago Merlino
13 Agosto 2021Da tutti gli imbecilli d’ogni razza e colore,
dai sacri sanfedisti e da quel loro odore,
dai pazzi giacobini e dal loro bruciore,
da visionari e martiri dell’odio e del terrore,
da chi ti paradisa dicendo “è per amore”,
dai manichei che ti urlano “o con noi o traditore!”,
libera, libera, libera, libera nos Domine!
Francesco Guccini, Libera nos Domine
Leggo proclami di consiglieri comunali che vogliono risolvere “la fame nel mondo”, altri che aspirano a “dare lavoro a tutti”. Per tacere di chi intende fare un aeroporto, chi un porto, e ciascuno la sua privata autostrada, compresa quella “ferroviaria”.
Poi tutto pensano a salvare la morale e a liberare il mondo dal male, da tutti i mali del mondo. Qualcuno si spinge a voler “vendicare” il corso della Storia.
Sommessamente ricordo a me stesso che il sindaco è il capo di un condominio che è la città e si deve preoccupare del suo funzionamento non di salvarla dagli inferi. O salvare il mondo.
Per fare le cose che dicono loro ci vorrebbe o Mago Merlino o padre Pio. I Comuni fanno servizio, non servono le fantasie.
Puliscono le strade, e sappiamo tutti che bisogno c’è di farlo. Erogano servizi velocemente, manutengono le scuole ad agosto per aprirle a settembre (a proposito lo stanno facendo?). Mandano i vigili urbani tra la gente e non li tengono acquartierati in sede. Autorizzano le feste del borghi non pensano ai centenari delle case.
Latina sarà normale quando non sarà megalomane, paradossale, quando non parleremo di salvezze che ci sono i preti, di giochi bari e ci sono i carabinieri, ma di come tagliare l’erba, pulire la città, salvare i commercianti che restano, tenere le scuole pulite e magari come aprire un teatro e una biblioteca. Chi vi dirà di più, o altro, non sa di cosa parla ed è inutile per se stesso e non può essere utile per la città.
Ps: poi vi prego non dite quel che avete fatto ma sempre quel che volete fare, non rompete con quelli di prima che voi siete sempre dopo . Le elezioni non sono esami di maturità, o processi in tribunale sulle colpe, ma speranze da dare a chi vive qui di poterlo fare meglio da oggi in poi.