
La complessità di stare in un unico mondo. Intorno a Borges
12 Settembre 2021E’ esatto dire che nel Paradiso Aureliano seppe che per l’insondabile divinità egli e Giovanni di Pannonia (l’ortodosso e l’eretico, l’aborritore e l’aborrito, l’accusatore e la vittima) formano una sola persona
L’ Aleph, Jorge Luis Borges
Siamo la medesima persona? Siamo noi, una persona fatta di persone. E la differenza si fa indifferenza, l’indifferenza.
Non capisco, io che amo differenze meravigliose, che amo le differenze meravigliose di Allah, di Dio, del creatore. Non capisco questo far parte di medesima sorte.
Provo le differenze che si fanno indifferenze, uomo che con crede. Io non credo, per farlo debbo non accettare che solo una è la maniera, solo uno il modo. Solo un modo. Conosco solo il mio modo
io nella vita ho fatto un po’ di tutto
non so se ho fatto poco oppure tanto
non sono stato un santo e questo lo sa pure Dio
lo sa pure Dio
ho camminato con la pioggia e il vento
ho riso spesso e qualche volta ho pianto
e cento e mille volte son rimasto solo io
ma me la son cavata
sempre a modo mio
a modo mio
Claudio Baglioni, A modo mio
Poi le letture di vite, di memorie, di ricordi che senza lettere scordi, dimentichi, parcheggi, nascondi
La fine della storia è riferibile solo per metafore giacché di compie nel regno dei cieli, dove non esiste il tempo.
Jorge Luis Borges
E allora non facciamola finire la storia, raccontiamola con l’eresia e così sia. Raccontiamo di uomini soli, di donne a andate via. Raccontalo di me che sono solo nel tutto dell’indifferente.
La storia era l’unico libro che tenevo, raccontava di un libro così consunto, strappato di copertina rifida, legata con un filo grosso. Rilegata la copertina, rilegata del dorso mangiato di piegate e piegate, piegate ancora.
Platone insegnò insegnò in Atene che alla fine di secoli tutte le cose riacquistarono il loro mondo riacquistarono riacquistarono le loro cose riacquistarono ad egli
Jorge Luis Borges
Sarò, sono così. Passò il tempo, ogni cosa che gira, gira, gira. La testa gira. Siamo una sola persona in mille pensieri differenti, carni diverse in una unica umanità. Ma rivendico la mia diversità, la mia unicità, la mia disumanità, la mia bestiale assenza
Salì dalle tue mani
Che vuote intorno alle sue spalle
Si colmarono ai fianchi
Della forma precisa
D’una vita recente
Di quel segreto che si svela
Quando lievita il ventre
D’un inganno inespresso dal volto
Lei propose l’inquieto ricordo
Fra i resti d’un sogno raccolto