Latina “città delle rotondole: ma facciamoci un festival ne abbiamo 28

Latina “città delle rotondole: ma facciamoci un festival ne abbiamo 28

5 Febbraio 2022 0 Di maurizio guercio
Pubblico un articolo che mi ha gentilmente inviato Maurizio Guercio, già assessore al comune di Latina. Con lui mi lega amicizia, ironia, mi slegano visioni politiche e storiche, ma l’intelligenza non si riconosce per condivisione ma per contribuzione, fa vedere cose diverse anche se poi non si condividono, apre. Preciso che “le rotondole” e la portata del cambiamento nella vita delle persone. Se incontri 10 semafori in un giorno (tra andata e ritorno al lavoro) e perdi un  minuto a semaforo consumi 10 minuti nelle 24 ore, ogni sei giorni perdi un’ora, ogni mese 5 ore, ogni anno 60 ore… perdi ogni anno 60 ore, quasi tre giorni… puoi, in quei tre giorni, incontrare persone nuove, fare l’amore, fare un viaggio, o semplicemente guardare il mare. Una rotondola allunga la vita, letteralmente. Colgo l’occasione per ricordare che la rotondola dell’Antica Norba (citata nell’articolo da Maurizio Guercio) la scoprii con Sabino Vona, facevamo un programma tv tra quelle mura e gli dissi: “Guarda Sabino, i romani avevano fatto le rotondole per le bighe, mo telefono a Guercio e gli dico che all’Antica Norba c’era un assessore romano, che stava co Mario, che faceva rotondole, un nonno di Guercio”. L’idea di un festival delle rotonde? Geniale, almeno non è la solita banalità di una politica senza fantasia.
Buona lettura. Lidano Grassucci 
L’ARTICOLO
La prima rotonda fu realizzata a Londra a Piccadilly Circus nel 1819, a seguire quella di New York nel 1904, ma la primissima e più antica risale al V sec. a.C. e la potete ammirare tra gli scavi dell’antica Norba (oggi Norma). Genio italico! Visitare per credere. Oggi di rotonde è pieno il mondo e moltissime, specialmente nelle città e nei paesi, sono arredate con soluzioni di arte topiaria (le più raffinate), o manufatti di “design domestico” simboleggianti i prodotti tipici del territorio (le più comuni e le più vere).
Le rotondole, come le chiama l’amico Lidano Grassucci, furono per lui fonte di ispirazione, espressa in una frase: “le rotondole fanno risparmiare tempo e allungano la vita”. Parafrasando la famosissima frase di Massimo Lopez, nello spot pubblicitario per “SIP” (1993), “una telefonata allunga la vita”, oggi possiamo affermare che le rotonde allungano la vita! Verissimo.
Anche Latina ha le sue rotondole.
Ben 28 rotonde (contare per credere) realizzate e arredate al tempo che, come cittadino-assessore, dedicavo alla cura del bene comune (come è di moda dire oggi…).

Tutte arredate e sponsorizzate. Scusate se mi cito, ma quanno ce vo, ce vo!
Delle nostre rotonde ricordo il bello e la funzionalità, il bello è svanito ma la funzionalità è rimasta. Con la rotonda nulla si ferma ma tutto e tutti sono in movimento, la visione è a 360º, la rotonda ti attrae e ti coinvolge, la sua forza è centrifuga e circolare.
Qualche architetto e storico dell’arte definiscono le rotonde un “non luogo”. Masturbazioni mentali! Alla rotonda tutti si girano per vederle. Di rotonda in rotonda, con la voce che ti suggerisce: “alla rotonda prendi la seconda uscita” arrivi alla méta senza mai fermarti. Nell’Italia dei festival (la SIAE ne registra 1500), propongo il “Festival delle rotonde” a Latina. Immaginate che bello: “Latina Città delle rotonde”, anzi delle rotondole.
Che spettacolo sarebbe, durante le giornate del Festival, vedere tutte le rotonde della città abbellite da artisti del verde e del “design domestico”. In Italia c’è un popolo che si muove tra i festival e sono sicuro che -finalmente- a Latina arriverebbero i turisti da ogni dove.
Immaginate quanti eventi a corollario: caffè e cornetto alla rotonda, l’aperitivo in rotonda, la rotonda all’ora del té, gli apericena a bordo rotonda.
Un tripudio di vita in città, Latina finalmente viva!
Stavolta sì che saremmo unici. Che dite?