Ma come si arriva a Sermoneta? La città troppo “riservata”

Ma come si arriva a Sermoneta? La città troppo “riservata”

10 Luglio 2022 0 Di Lidano Grassucci

Sermoneta, viene da signore del denaro ser moneta. Gente chiusa nelle mura intorno al castello ma attenti al bocco, al commercio, al denaro. I mercanti, c’è anche l’apposita loggia, sono gente che include: conta pagare il conto non la moneta con cui paghi il conto. Sermoneta è anche bella, sembra quasi inventata ma?

Ma si è trasformata in un museo vuoto di se stessa. Il cartello più diffuso è “divieto di accesso”, con la chiosa “eccetto residenti del centro storico”, segue da “parcheggiare negli stalli riservato ai residenti”. Come se a Bologna scrivessero nei ristoranti “c’è la mortadella ma solo per i residenti”, a Venezia “spritz per… i soli residenti sobri”.

Resto un poco basito dalla mania di “escludere” che appare in una città che, oltre a non avere quasi residenti in centro storico, dovrebbe accogliere non con divieti ma con “benvenuti”. Si aggiunge un posto a tavola non si allarga lo spazio per chi già è seduto a tavola

Aggiungi un posto a tavola
che c’è un amico in più
se sposti un po’ la seggiola
stai comodo anche tu,
gli amici a questo servono
a stare in compagnia,
sorridi al nuovo ospite
non farlo andare via
dividi il companatico
raddoppia l’allegria

Cantava così Jonny Dorelli in quella bellissima commedia di Garinei e Giovannini dell’inizio degli anni ’70. Spero, vivamente che erano cartelli dimenticati, altrimenti sarebbe una forma di tafazzismo della storia.

Liberate Sermoneta dalla piana non vengono i pirati, da Bassiano non vengono le orde, da Norma può arrivare solo allegria e diventate nel mondo non “riservatevi” il vostro pezzo di mondo.

Se avete una loggia dei mercanti ci sarà un perché.