Il rinascimento bassianese regnate Memmo: tocca puro a Calandrini

Il rinascimento bassianese regnate Memmo: tocca puro a Calandrini

26 Ottobre 2022 0 Di Lidano Grassucci

Roba piccola, poco più di mille anime. Nascosto, per arrivarci devi passare un vallone così verde che quelli alpini, di passi, non sono tanto diversi. Poi nascosto un piano, la rocca, le mura, strade strette. Qui “comanda” Memmo Guidi, ma non con aristocrazia ma per continuità di un verbo, quello socialista, nato tra gli artisti di questo posto. Artisti intesi come artigiani. Qui una volta il sindaco di allora (una parentesi tra un governo di Memmo e il successivo) Vincenzo Avvisati, nel presentarsi davanti a competitori “titolati” disse: io non so niente, ma tenco no cugino vescovo.
Chiaro? Il cugino è don Francesco Lambiasi dal 2007 vescovo di Rimini, mica prosperi. Qui è terra di Aldo Manuzio uno che diede qualche contributo a fare i libri fino alla lontana Serenissima Repubblica di Venezia. Ed ora si aggiunge Nicola Calandrini, due volte senatore e da ieri (per un poco) presidente dell’unica commissione attiva al Senato, quella speciale. Sti bassianesi, piano piano stanno conquistando terreno, non senza qualche preoccupazione per noi setini da sempre i “saggi” di queste terre (per tacere della nodo dei coresi, gli altri hanno meno aspettative). Memmo da custode di questa “rinascita bassianese” gongola un poco: sarà l’aria fresca in questi tempi siccitosi? In tempi di riscaldamento globale questa è “terra di menti fresche”, altro che Latina dove sono 12 volte di più, ma non 12 volte con più potere
Qui su questi monti… forse conta l’ironia, forse tanta fatica. Non lo so, ma Bassiano conta e manco poco.