
Passo innocente
26 Ottobre 2022La ragazza lo sa
come non farmi dormire
la ragazza lo sa
e lo sapeva già bene
ancora prima di uscire
Lei cammina dondolando
e non ancora al portone
sperimentava su me
il passo poco innocente
di chi innocente non è.
Ivano Fossati, Notturno alle tre
La ragazza camminava dondolando e seguendo quel passo sapeva quel ragazzo che lì scritto fitto c’era l’istruzione che spiega la vita che viene da se. Lei lo faceva sentire, lui si sentiva, lei cambiava fino anche il tempo e già era buio se non fosse per il lampione e la vetrina che la faceva attrice di questo teatro. La ragazza aveva il sapore che hanno i sogni quando al risveglio sono ricordati e non sono stati incubi da buttare per salvarsi dalle paure. La ragazza era una donna che non abbisogno di altro che sentire quella vita così viva da dimenticare ogni fato. Camminava dondolando con gli occhi che ha la civetta la notte di luna, la gatta nella caccia quando nessuno la vede e gli occhi si fanno grandi e neri, grandi e neri che rubano la luce anche alle stelle. C’era da impazzire per questo senso del divenire, lei era una cantante a soprano e dal loggione impazzivano ad ogni battito di quella voce che faceva di lei un desiderio. Un imperatore del Catai voleva tenere in gabbia quel canto, ma il canto era spento senza il volo. Così dal loggione l’amavano senza chiedere avendo, senza silenzi, nel canto
La ragazza invece lo sa
lei che cammina dondolando
sulla strada di casa
in qualche vetrina buia
si starà specchiando
E lui la guarda, la sente, si meraviglia, la tiene per mano dalla distanza che ha il loggione al palco. Sono cose della bellezza che si dipinge da sé, che si sente pe quel che è.
Lei cammina dondolando
e non ancora la portone
sperimentava su me
il passo poco innocente
di chi innocente
(per fortuna)
non è.
Passo innocente