Ferdinando, figlio del calzolaio di Littoria Luigi Di Lorenzo

Ferdinando, figlio del calzolaio di Littoria Luigi Di Lorenzo

15 Gennaio 2023 3 Di Emilio Andreoli

A Latina i negozi storici continuano a chiudere sia a causa della crisi economica e sia per la mancanza di passaggio generazionale. Come l’ultimo, in ordine temporale, delle sorelle Liliana e Marina Cinelli con novanta anni di storia. Se prima sui muri di Littoria capeggiavano gli slogan fascisti: “Credere, obbedire, combattere” e: “Vincere e vinceremo”, oggi lo slogan da leggere sui muri di Latina dovrebbe essere: “Resistere, resistere, resistere”. Data la mia fame di storie della nostra città, vado a caccia di quelle attività che ancora resistono. Proprio qualche giorno fa, in Corso Matteotti, sulla vetrina di un negozio che ricordo da sempre, ho letto la scritta: “dal 1947”. Il negozio in questione è “Ferdinando” dove si vendono calzature. Ora vi racconto la storia di Ferdinando Di Lorenzo che si intreccia con quella del papà Luigi, uno dei primi calzolai di Littoria.

La mia caccia alle storie di Latina prosegue senza soste e anche se ne ho in mente ancora tante da raccontare, passeggiando ne arrivano altre. Certo alcune vie sono quasi irriconoscibili: la maggior parte delle attività storiche sono sparite. Corso della Repubblica è una di quelle. Quando ho saputo che il negozio delle sorelle Cinelli avrebbe chiuso ho avuto una stretta al cuore. Un negozio che ha fatto veramente la storia, fu aperto quando nacque la città. Purtroppo il passaggio generazionale questa volta non c’è stato e quindi la decisione di Liliana e Marina è più che comprensibile.

Sotto quel portico è tutto cambiato. Ricordo il negozio di scarpe Martignago, il bar Sergio, il negozio Baby Mode, diventato poi Il Passerotto, dell’amica Caterina Di Viccaro e appunto il negozio di casalinghi di Luigi Cinelli. Su quel lato c’era anche un distributore di benzina, dove con i miei amici andavamo a fare miscela ai nostri motorini. Infine, all’angolo, l’edicola Soldi: in una bacheca sul retro, aveva esposti i giornaletti osé e noi ragazzini lanciavamo occhiate alle copertine con le foto delle signorine seminude, cercando di non farci scoprire dagli adulti che passavano.

Negozio Ferdinando fine anni 60′

Tornando alla mia passeggiata, non nascondo che adoro tornare nei luoghi di quando ero bambino e andavo per mano con mia mamma. In Corso Matteotti ricordo la sua parrucchiera, Giovanna, che era accanto alla torrefazione Di Re dove, con dieci lire, compravo alla macchinetta fuori il negozio una gomma da masticare. Ricordo anche una gioielleria e il negozio di scarpe Ferdinando che ancora è lì. La storia che vi sto per raccontare è proprio quella di Ferdinando Di Lorenzo e di suo padre Luigi, uno dei primi calzolai di Littoria.

Luigi e Ferdinando Di Lorenzo e l’arte di fare scarpe

Luigi Di Lorenzo nasce ad Alvignano in provincia di Caserta nel 1899. Già da bambino impara il mestiere di calzolaio che gli consentirà di trovare lavoro a Napoli in una fabbrica di scarpe. Oltre a ripararle impara anche a farle. Negli anni trenta scopre Littoria e dal suo paese la raggiunge in bicicletta, percorrendo centocinquanta chilometri. Si trova bene in quella nuova città e così decide di aprire una calzoleria in via Emanuele Filiberto. Oltre che riparare scarpe le crea su misura. Per la sua bravura verranno clienti importanti anche da Roma. Per diversi anni farà la spola, sempre in bicicletta, tra Littoria e il suo paese, dove sono rimasti la moglie Amalia e i suoi tre figli, Norina, Raffaele e Ferdinando.

Anni ’50: la calzoleria di Luigi Di Lorenzo in via Cavour

Il più piccolo dei figli, Ferdinando, nasce anche lui ad Alvignano il 30 aprile del 1938. Purtroppo perde la mamma quando ha solo diciotto mesi. Si prenderà cura di lui la sorella maggiore, Norina, più grande di sedici anni. Nel 1943, Luigi riesce ad avere un appartamento alle case popolari in via Corridoni, così decide di trasferire anche la famiglia. Però trascorso nemmeno un anno, quando la guerra sta per arrivare pure a Littoria, sarà costretto a tornare al paese insieme ai suoi figli.

I figli di Luigi Di Lorenzo: Norina, il piccolo Ferdinando e Raffaele

Finita la guerra la città è seriamente danneggiata, ma Luigi ci crede ancora e fa ritorno a Latina. La calzoleria la sposta su una via parallela, in via Cavour e riprende tutte le sue attività. Il figlio Raffaele lo porta a lavorare con se, mentre Ferdinando frequenta le scuole elementari. Norina, invece, si occupa della casa. Appena finita la quinta, Ferdinando va nella bottega a imparare il mestiere con il padre. La sua vita diventa casa, bottega, amici e palestra di pugilato alle case popolari, in seguito spostata nella Casa del Contadino. Ferdinando è un vero sportivo, ama tutti gli sport, ma ama anche divertirsi con i suoi tanti amici.

Ferdinando Di Lorenzo, da giovanissimo boxer nella palestra delle case popolari

E proprio in una di quelle giornate estive, trascorse con gli amici sulla spiaggia di Latina, incontra Adalgisa, una ragazza poco più giovane di lui. È originaria di Santi Cosma e Damiano. Il padre Andrea Petruccelli dopo essere stato militare nel distretto di Littoria, finita la guerra, decide di fermarsi in città e apre nel 1947 in Corso Matteotti un piccolo negozio di lacci e cuoio. Ferdinando e Adalgisa si fidanzano e i loro genitori iniziano a vendere entrambi le scarpe nelle loro botteghe. Quando il palazzo del tipografo Ferrazza viene terminato, il papà di Adalgisa sposta, a pochi passi dal suo, il piccolo negozio in uno più grande all’angolo tra Corso Matteottie via Oberdan.

A sx Gino Cazzoli, uno dei suoi più cari amici

I due ragazzi si sposeranno nel 1966 e insieme inizieranno a gestire il negozio di scarpe che ha aperto il papà di Adalgisa. Invece, la calzoleria storica di Luigi rimarrà in gestione a Raffaele, fratello maggiore di Ferdinando.

1966: Ferdinando e Adalgisa si sposano

Adalgisa e l’album di fotografie donato al marito

Incontro Adalgisa nel negozio storico “Ferdinando”. Con se ha un grosso album pieno di fotografie in bianco e nero: la mia passione. Le spiego il lavoro che sto facendo sulle famiglie storiche di Latina. Quando le dico il mio nome, mi chiede se sono figlio di quell’Andreoli che aveva il negozio sotto i portici in Corso della Repubblica perché con suo marito erano molto amici. Dopo la mia conferma, iniziamo a sfogliare l’album e percepisco la sua emozione.

Il calzolaio Luigi Di Lorenzo al lavoro con il figlio Ferdinando a dx

Che bell’album, difficilmente le persone conservano così bene le foto di famiglia. Le considero un patrimonio storico. Complimenti!

“Grazie! Questo è un album che regalai a mio marito tanti anni fa. Raccolsi le sue foto che conservava gelosamente in un cassetto e le misi qua dentro. Lui ne andava orgoglioso e lo faceva vedere a tutti i suoi amici”

Vedo che ci sono foto di quando era giovane con alcune ragazze

“Era un bel ragazzo in gioventù e di ragazze ne ha avute diverse, ma io non sono mai stata gelosa del suo passato. Quando ho preparato l’album mi è sembrato giusto mettere tutte le foto, anche del suo primo amore e di quelli successivi”

Ferdinando in gioventù: sempre contornato da tanti amici

Di Luigi, suo suocero, cosa mi dice?

“Una persona veramente speciale. Era un uomo aperto, cordiale e socievole. Sul suo lavoro era un maestro. È stato il primo a Latina a fare le  scarpe su misura, e anche di grande qualità: cuciva tutto a mano. Da lui si servivano molte persone. Tra i suoi clienti ricordo il dottor Vito Fabiano e i fratelli Isabella, proprietari del mattatoio”

Anche Ferdinando sapeva fare le scarpe?

“Era molto bravo anche lui, aveva imparato dal padre. Però lo rimproverava spesso perché secondo mio suocero era troppo veloce, ma  alla fine apprezzava il suo lavoro”

Ferdinando che tipo era?

“Aveva preso molto dal padre. Pure lui era molto socievole: si circondava di tanti amici. Per me è stato un bravo marito, un bravo padre, un bravo nonno e per gli amici un bravo amico ”

Quando è venuto a mancare?

“Il 28 marzo del 2020. A dicembre del 2019 gli diagnosticarono un tumore ai polmoni. E pensare che non aveva mai fumato ed era stato un grande sportivo. Purtroppo non abbiamo potuto celebrare il suo  funerale, perché eravamo in regime di lockdown”

 

Oggi lo storico negozio di calzature è seguito dall’unica figlia di Ferdinando, Maria Grazia, che prosegue l’attività con professionalità e gentilezza  insieme a sua figlia Federica. Stiamo alla terza generazione… ed è bello sentire il cuore della Latina storica, continuare a battere.