Latina Oggi: saluto a Panigutti, auguri a Tony Ortoleva

Latina Oggi: saluto a Panigutti, auguri a Tony Ortoleva

15 Maggio 2023 1 Di Lidano Grassucci

Partiamo da chi lascia. Saluto Sandro Panigutti che ha diretto per 15 anni Latina Oggi. Lasciando il giornale (che per 17 anni è stato anche il mio giornale) è un poco la fine di una generazione di giornalisti che lì si è formata, meglio ha creato un mestiere che prima, in provincia, semplicemente non c’era.

Poi di quel gruppo ciascuno ha interpretato la cosa a suo modo, ma indubbiamente avevamo una pagina bianca, intonsa, tutta da scrivere e, forse, l’abbiamo scritta fin troppo. Prima di noi questo lavoro era un poco un dopolavoro, l’opinione pubblica non esisteva. La faccio grossa? No, è la verità. E la rivendico come rivendico la diversità culturale con Panigutti,: io garantista nel primato della politica lui moralista nel primato della forma estetica della legge. Io garantista di una politica che, invece, si vergogna e si vergognava della sua autonomia nella ricerca di qualche tutela. Ma ha fatto bene Sandro a castigarli i politici di qui, in fondo a loro piace il castigo ed hanno bisogno di dominatrici come in certi giochi sadomaso. Sono stato garantista ed ho dovuto farlo, lo scopro ora, con chi non voleva essere garantito, ma ci credevo e ci credo cosa volete farci.

Sandro Panigutti ha avuto personalità e qui dove mancano anche le persone gli va dato atto, io avrei fatto (come ho fatto quando ho potuto) un giornale diverso dal suo, ma lui è durato di più e ammetto la sua migliore scelta.

Ora tempi mutano, e non siamo noi buoni per ogni tempo. Giusto che sia Tony Ortoleva ad accogliere la sfida: lui andrà nel web, lui leggerà questa provincia con un’altra testa.

Io e Panigutti capivamo ancora la differenza tra cispadani e marocchini, ma non ci sono più né gli uni, né gli altri. Tony viene da Aprilia, lui non guarda le nostre fotografie in bianco e nero ma ha i colori della testa posi industriale di Latina, guarda a Roma, pensa alla logistica per il mondo… noi al grano da sottrarre all’ammasso, innamorati di Gnif e Gnaf davanti a cultori di Castel Romano.

Tony ha un peso enorme, ho i brividi a pensarlo ma ha energia da vendere, idee nuove in un tempo nuovo.

Noi? Siamo pensionati di un pensiero che voleva volare ma ha fatto solo un balzo.

Auguri “piccolo Tony” come ti chiamavo ora sei “un grande direttore”. Buon lavoro