Il quadro di Burri e gli artisti di qua come l’ipertreno e le macchine brum brum

Il quadro di Burri e gli artisti di qua come l’ipertreno e le macchine brum brum

19 Maggio 2023 1 Di Lidano Grassucci

Questa è la di un gruppo di ragazzi di Latina che avevano fatto il liceo artistico. Ragazzi volenterosi, ragazzi che avevano cercato l’arte e finite le scuole si misero a dipingere: nature morte, paesaggio, tramonti e albe. Chi mi ha raccontato questa storia è Lello (Guglielmo) Guidi cugino di Memmo Guidi.

I ragazzi decisero di andare per il mondo a conoscere il mondo, pieno di orgoglio per il modo con cui facevano pere e brocche, alberi e tramonti. Capitarono a Milano e andarono ad una mostra di Alberto Burri. Entrarono tra le opere plastiche, cretti, plastiche bruciate, sacchi ricuciti. I nostri giravano con gli occhi sgranati, la terra che si spaccava: argilla alla siccità. La plastica che iniziava la sua invasione e che bruciata si rifaceva in un’altra dimensione quasi arsura di società industriale che cominciava ad andare via, i sacchi di iuta che dovevano essere salvati dalla società contadina che riciclava, recuperava, non buttava ma cambiava ogni cosa.

Strepitoso, i ragazzi di Latina capirono: e noi stamo a fa ancora le pere.

Buttarono pennelli e cavalletti, l’arte non era cosa per loro “non ci semo capito un cazzo”.

Nella foto: cretto di Burri

 

L’otto aprile dell’anno scorso pubblicai questo articolo che ora ripubblico, si capisce molto:

Procede l’iter per la sperimentazione in Veneto di Hyper Transfer, il sistema di trasporto capace di raggiungere una velocità di oltre 1200 chilometri orari. La società Cav (Concessioni autostradali venete) ha annunciato che il 1° aprile è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il bando per l’individuazione del partner che svilupperà il prototipo, come previsto dal protocollo firmato il 16 marzo presso il LetExpo di Verona assieme al ministero della Mobilità e alla Regione Veneto

Venezia Today

Riporto la notizia di quanto avviene nel mondo e di come delle cose del mondo qui a Latina siamo ignari. Le cose murano, nascono tecnologie, e noi… hanno scoperto la polvere da sparo e noi chiediamo più archi e frecce, hanno scoperto l’America e noi continuiamo a pensare che la terra sia una frittata all’occhio di bue.

Chiediamo l’autostrada, a Venezia la Cav (quella che gestisce l’autostrada) invece della quarta corsia punta sul treno a levitazione magnetica. Non so se si farà questo treno ma loro pensano nuovo, noi siamo ancora a chiedere la Borgo Piave – Spinaceto, a ignorare il treno che nelle ore di punta ha una frequenza di un convoglio ogni 20 minuti.

Viaggiamo con l’orologio di ieri, pensiamo sul fuso orario dell’invasione dei mongoli, e ignoriamo il mondo che intanto va a 1200 chilometri orari andando a 90 all’ora come limite massimo.

Ben venuti a Latina la città dove il tempo va capoculo e domani è ieri, oggi è due giorni fa.

Le proiezioni di traffico al 2030 rendono obsoleta anche la quarta corsia a cui stavamo pensando e dunque abbiamo deciso di esplorare sistemi di mobilità alternativi al trasporto su gomma

Luigi Serato amministratore delegato di Cav concessionario dell’A4

Mia madre avrebbe commentato in veneto: n’drio come a coa del musso (it: dietro come la cosa dell’asino)