Ghino di Tacchino/Indeco e l’urbanistica modello conglomerata coreana

Ghino di Tacchino/Indeco e l’urbanistica modello conglomerata coreana

15 Settembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Non invidio il sindaco Alessandro Panigutti nell’opera di mettere ordine all’amministrazione che “guida” a Latina. Dall’alto, d’altro canto riceverà indicazioni certamente a prova di stupido, ma altrettanto poco brillanti. La fantasia fa difetto al mittente per la libertà del destinatario

Partiamo da chi fa cosa, L’idraulico ripara i tubi dell’acqua, le perdite del bagno mentre è l’elettricista che cambia la lampadina. Si tratta del principio della specializzazione che rende tutto il sistema più efficiente.

In Comune a Latina c’è un poco di “confusione”, “mischiamento”. Leggo di un convegno indetto dalla Indeco, la società della discarica di Borgo Montello. Parleranno naturalmente di rifiuti ma… quelli del comune ad un evidente bisogno dello stagnaro ci mandano l’elettricista. Infatti chiamano il presidente della commissione urbanistica, Roberto Belvisi, e l’assessore all’urbanistica, Annalisa Muzio (nella foto di copertina) . A parte che i saluti ai convegni li porta il sindaco, ma Panigutti è impegnato, comunque è questione “urbana” produrre energia? La tutela ambientale, anche? E i nasi elettronici?

A meno che non realizzeranno un naso gigantesco che si potrà ammirare dal mare e dal monte? Certo c’è l’assessore all’ambiente, Franco Addonizio, ma circondato da urbanisti e dovrà fermarsi davanti al tema del naso. Gli diranno: gli odori sono competenza urbana con quel che costa il gas.

Immagino gli urbanisti che disquisiscono come fa Timon con Pumba, i due personaggi di Walt Disney, quando il primo dice al secondo visti gli odori prodotti “Pumba tu sei fatto di gas”.

Qua va messo ordine, chi fa cosa o l’assessorato all’urbanistica diventa una conglomerata coreana che fa di tutto: dalla cultura alle puzze, passando per le corse, senza fermarsi alle borgate.

Ma l’Indeco costruisce case e fa rifiuti, o raccoglie rifiuti? Non capisco più niente.

IL CONVEGNO