Pensieri di donna intorno al jazz
18 Settembre 2023L’alba… occhi che cercano con le mani la fine di un letto che era giaciglio, ora è pesante dal basso. Lei sprofonda in questa stasi non è temo di passo, ma neanche di dormire, tempo perso di pensieri.
Le donne in questo tempo sospeso tra notte e giorno indossano i pensieri di ieri, e si spogliano davanti ai desideri di domani. Stesa, sente che deve levarsi, ma vuole perdersi. Gli occhi di un uomo che guarda ora sono rucerca ieri furono incontro di un tempo non definito, una goccia in un mare infinito.
Il giorno è un mare infinito, la notte è una goccia di sogni.
Si girò e si guardò, si vide come immaginava vedeva quel guardare di tempo indietro, e indugiò come carezze. Il giorno bucava le persiane, il tempo era mite e si sentivano i passi felpati dei gatti che tornavano da una notti di guerra, stanchi guerrieri di Atene dal loro amore, feriti ed offesi ma vivi, vivi.
Spostò il lenzuolo leggero e sentiva l’aria di un brivido di veno del mattino. Auto di fretta, ma lontane, tempo corto.
Via, via, via da qui
Via via
Vieni via di qui Niente più ti lega a questi luoghi Neanche questi fiori azzurri Via via Neanche questo tempo grigio Pieno di musiche E di uomini che ti son piaciutiIl jazz salva i sentimenti, il jazz musica gli stati d’animo. Il jazz è libero pensare d’improvvisazione.
Il jazz è un sentiero che ti toglie il mal di testa, è una mattina tutta da scoprire. Verrà con il passo da gatto, un attimo e passa via, di lui resta la scia, le parole mezzo americane, un torpore tropicale in un aria da viaggiatore di strade e da ascoltare per ore.
Che tempo questo tempo, lei distesa e nuda che si amava trovandosi irresistibile ad un suonatore di jazz. Pelle di merletto, desideri di scoperta e quel gioco che fanno i bambini a nascondino, poi escono e gridano “tana”
Ah, it’s wonderful
It’s wonderful It’s wonderful Good luck my baby
testo Paolo Conte, Via con Me
Nella foto: Jack Vettriano, 1951, Romantic Figurative
Le donne odiavano il jazz,non si capisce il motivo
P.Conte ” sotto le stelle del jazz”