
Alessandro Marchetti e l’understatement corese
22 Settembre 2023“Pe ‘sse montagne sperduti lontani, quattro sezzisi e doa tre normiciani”. L’idea che i coresi hanno di sé stessi non coincide esattamente con il concetto di understatement. Piuttosto inclini a schernirsi, vengono ritratti in tutta la loro consapevolezza dal sommo poeta dei Lepini, Cesare Chiominto. Eppure di Alessandro Marchetti anche i coresi si erano dimenticati.
Il direttore di Fatto a Latina, nonché recente martire delle idee Lidano Grassucci – meglio conosciuto come Lillo nei gruppi Whatsapp che crea a sua insaputa coinvolgendo l’intera rubrica telefonica – pubblica un articolo sull’evento che oggi, venerdì 22 settembre 2023, si terrà al Museo Cambellotti di Latina in onore di Alessandro Marchetti, l’ingegnere corese che fece volare l’Italia. Lo fa con parole talmente perfette, che le riporto:
Mi sono battuto affinché a lui dedicassero a Latina una via, una piazza, un angolo in una città dove c’è una inflazione di pionieri che non ho mai capito di cosa visto che qui pensavamo gli aerei in volo quando i pionieri ancora si meravigliavano della ruota della cariola.
Marchetti è erede di costruttori di templi, di chiese, di città dove si eleggevano papi. Di madri che partorivano Papi, come Leone XIII, quello delle cose nuove.
Ma non lo trovate nella toponomastica di Latina.
Da corese una cosa però la devo dire: anche a Cori per un bel po’ di tempo se lo sono dimenticato. Eppure Cori, sulla scia dell’ingegner Marchetti, ha prodotto tanti ingegneri. Ed è giusto anche dire che c’è voluto un sindaco ingegnere, Tommaso Bianchi, affinché la stessa Città di Cori ricordasse che lì era nato e lì riposa il progettista di “60 velivoli tra i quali i Savoia Marchetti S.M.79, S.M.81, S.M.82 E S.M.84, usati dalla regia Aeronautica durante la seconda guerra mondiale, ma anche l’idrovolante bimotore Savoia-Marchetti S.55 X, con cui fu possibile eseguire le trasvolate atlantiche di Italo Balbo…” (da Wikipedia).
Qualche anno dopo, nel 2003, in occasione del centenario del primo volo in Italia, Poste Italiane gli ha dedicato un francobollo.
Ancora qualche anno più tardi l’unica cosa che non veniva messa in discussione del discutissimo aeroporto civile di Latina era il nome: non si farà, ma se si dovesse fare si chiamerà Alessandro Marchetti. Non si è fatto. Ma almeno lo spunto per un’idea poteva esserci. Non c’è stata neanche quella.
A Latina hanno piantato un aereo in mezzo a una rotonda. E se non sbaglio ne hanno piantato uno anche a Cisterna. Non credo che siano stati piantati in onore di Marchetti. E per fortuna mi verrebbe da aggiungere.
Oggi, 22 settembre 2023, alle 17.30 al Museo Cambellotti c’è Pietro Manciocchi che presenta il suo libro “Disegnando infiniti cerchi nel cielo”. Le tavole illustrative del volume, realizzate da Paolo Spadot, saranno oggetto della mostra che si potrà visitare fino al 30 settembre. “La cittadinanza è invitata a prendere parte all’iniziativa” conclude il comunicato stampa del Comune di Latina. E non è una cattiva idea partecipare, considerato che il Consorzio di tutela della Doc Cori offrirà in degustazione i vini delle aziende Carpineti, Cincinnato, Filippi, Molino7cento, Cantine Lulli.
Per concludere lascio un pensiero in madrelingua. Mi capita di notte, quando la palude tace e da lontano sento l’eco dei vicoli tra Via Pelasga e Santa Maria: “Gl’aerei jè fatti Marchetti, jo libro jè fatto Manciocchi, i quadri jè fatti Spadot, lo vino jè fatto Marco Carpineti co chi j’ari. E issi ch’eo fatto? Ceo missa la casa?”
Noi coresi siamo fatti così. Introversi ma estrosi, spesso geniali ma sempre eccessivamente modesti. Paolo Pistilli, notaro fu Massimo , Prefetto della Repubblica.