L’annunciazione di Pippo Rizzo: la bellezza “nascosta” di Latina

L’annunciazione di Pippo Rizzo: la bellezza “nascosta” di Latina

23 Settembre 2023 2 Di Lidano Grassucci

Questo articolo è dedicato a mia nonna che mi insegnò a leggere i quadri delle Chiese e a Sabino Vona che me lo ricordò giocando con me a “spiegare” la bellezza

 

L’Annunciazione” di Pippo Rizzo in prestito alla Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Si tratta di un’opera datata 1934, del pittore e scultore siciliano di marcata impronta futurista, appartenente  alla collezione della pinacoteca di Latina. L’opera fu donata dallo stesso artista alla Galleria d’Arte Moderna – città di Littoria nel 1937. Un dipinto a olio su tela, 159 x 135 centimetri, con il tema evangelico dell’Annuncio della nascita di Gesù Cristo.

Non so dirvi se nel ’34 Pippo Rizzo era ancora futurista o sperimentava altro, ma so dirvi che il tema di questo quadro conservato nella civica galleria d’arte di Latina è suggestivo, da narrare. Vengo dalla pittura policroma delle mie chiese lepine, vengo dall’idea maestosa dell’angelo che “chiede a Maria”. L’evento è incredibile: il creatore che…

tu se’ colei che l’umana natura 
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore 
non disdegnò di farsi sua fattura

Dante, Paradiso

Il creatore manda un angelo a narrare l’incredibile e a chiedere permesso. Un Dio che era ogni cosa che vuole farsi la sua creatura ma ha bisogno di una “madre”, di una “madre” universale. Qui c’è il senso del cristianesimo, il Dio che non può tutto dopo aver fatto tutto ma ha bisogno del suo stesso creato.

Langelo di Pippo Rizzo è solo vestito di bianco, non ha aura, non ha luce addosso, ma la sola arma dell’ala che si fa indice, si fa quasi segnale per il viandante che è chi guarda e quella ala non trafigge il cuore della Madre ma lo indica. Dice che sceglierà per amore, per amore di un figlio che sa già da questo annuncio sarà del mondo e non suo ma per questo lei sarà madre universale

Diu vi salvi Regina
È madre universale
Per cui favor si sale
Al paradisu.

Voi siete gioia è risu
Di tutti i scunsulati
Di tutti i tribulati
Unica speme.

Dio vi salvi Regina, 1676

Un angelo di Dio che pare essere uno normale, uno del mondo, come lei madre ha veste di ogni madre di questa terra tribolata intorno al Mediterraneo, forse tanto la Sicilia dell’autore, che ha solo un filo di luce per dire delle sua Grazia e pensierosa del dolore del figlio che sarà dolore del mondo da attenuare. I colori sono tuti colori della terra che è madre, le pareti sono spoglie, solo una panca. L’intonaco va via e lascia scoperti mattoni che quasi hanno i brividi.

E’ scena che non lascia, non rilascia, divagazioni. I volti della madre e dell’angelo sfumano in loro stessi. Devi avere Fede e questa non è risposta è la chiave, la porta la devi vedere tu che guardi, se guardi.

Una donna che deve scegliere se salvarsi o salvare, un angelo che deve compiere un dovere che è una domanda che non si può neanche immaginare di fare.

Il resto… non so dirvi ma sarebbe bello fermarsi con tanti bambini e raccontare loro di un angelo con una missione impossibile e una donna dalla forza incredibile che insieme risposero alla “salvezza” e l’umanità divenne umana. E il quadro è bellissimo perchè arriva al guardante per sottrazione, per pulizia “come una madre che pulisce il figlio dalla vita per farlo vivere”.

 

Pippo Rizzo, l’Annunciazione 1934, Galleria Arte Moderna di Latina