Eccezionale: ecco i segreti del dossier segreto di Latina

Eccezionale: ecco i segreti del dossier segreto di Latina

3 Ottobre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Ci ho lavorato tanto, fatica, ricerca, collaborazioni internazionali. Poi ho trovato una stele, tipo quella di Rosetta, ma quella che ho trovato era capace di leggere il niente e quindi ora posso dirvi del dossier segreto di Latina capitale della cultura 2026.

Naturalmente non posso dirvi tutto, ma quello che conosco ve lo dico.

Faremo le mucche lilla per mutare il bianco e nero delle frisone, via si addice di più ai tempi che corrono poi fa tanto Milka.

Verranno distribuite durante tutto il 2026 due milioni e 500 mila pastarelle di Sezze. Sarà vietato bere vino tranne il monovitigno di bellone da Cori.

Sul pennone del Comune al posto della bandiera italiana (tanto non c’è) verrà issata l’immagine di Re Mida, ma capovolta: lui ogni cosa che toccava si tramutava in oro, noi ogni cosa che tocchiamo diventa banale.

Non faremo canali navigabili ma ciclabili chi resta a galla si salva, gli altri di salvino come possono

Allestiremo una grande mostra delle cose che volevamo fare ma non abbiamo mai fatto: terme, biblioteca Stirling, metropolitana di vario peso, strade da qui ad ogni parte del mondo compreso autostrada per Cagliari con passaggio panoramico intorno al Marsili, il vulcano che sta sotto il Tirreno.

Faremo anche una norma che vieti il passo felpato, ma andremo tutti a passo da bersagliere…

Tutta Latina sarà colorata di nero fumo, che fa elegante. Sarà possibile parlare, ma sottovoce, e possibilmente sarà il caso di tacere.

Tutti i consiglieri comunali e amministratori vari saranno dotati di borsetta già Alitalia di tela da indossare a tracollo. Quest’anno va molto… il tracollo.

Il mercatino della memoria verrà trasformato in memoria del mercatino con avatar che vendono quel che c’è, ma da un’altra parte.

Corso della repubblica verrà liberato di cassetti, auto e persone e utilizzato per far partire gli elicotteri di linea: Latina-Ponza-Ventotene, e per il direttissimo (senza soste intermedie) Latina-Ischia.

I cittadini nati nei comuni lepini potranno venire qua, ma solo ad una certa età, perché portatori sani di un poco di originalità.

Tutti i turisti in visita “all’ultima città costruita dall’uomo”, il sabato dovranno saltare il cerchio di fuoco, indossare abito  nero non è obbligato ma fortemente consigliato, in caso di incendio rinfaccia meno.

Sono vietati i broccoletti. Il prosciutto cotto al vino di Cori è bandito (ci sarà una milizia per evitare il contrabbando), vietati i fagioli per via dell’aria che crea danno all’ambiente e ci può far non rispettare le normative euro 22. La falia è considerata blasfema e perversa.

Vietato parlare di bandiere, si cerca di evitare che qualcuno le voglia far sventolare e magari che qualche amministratore, parlamentare, debba mettere le mani in tasca per donarle. Le tasche di ogni personaggio pubblico debbono essere rigorosamente a ciammaruca. 

Con queste idee non c’è Gaeta che tenga, Treviso che speri, l’Aquila che abbia possibilità.

Vi ho svelato un segreto, ringrazio il Mossad, la Cia e MI5 per la preziosa collaborazione fornita.

E come disse il prete che in confessione ebbe svelato chi gli aveva ucciso il suo maiale: “saccio chi m’ha acciso i porco ma non lo posso dice” (Trad: ho saputo in confessione chi mi ha ucciso il maiale, ma non lo posso dire. Per chi non ha fatto manco la dottrina rammento che la confessione è segreta).

 

Nella foto la Stele di Rosetta