Quel destro fardello della sinistra su Israele

Quel destro fardello della sinistra su Israele

20 Ottobre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Ho cercato di raccogliere firme in favore di Israele attaccato vilmente da Hamas.

La cosa ha avuto successo, ma con un mio personalistico gran dolore. Sapete, sono socialista, quindi sto a sinistra, con le libertà civili, eguaglianze economiche e la libertà come culto assoluto.

Non contavo certo nell’unanimità, ma… aderisce per primo Memmo Guidi, socialista come me, segue Massimo Passamonti e anche lui di medesima pasta. Aderisce Claudio Moscardelli di tradizione cattolica.

Ed ecco Sandro Bartolomeo, che viene dalla tradizione del Pci, penso ci siamo. Giorgio De Marchis è della risma di cui sopra, riscoperta certo, ma comunque sempre eretico socialista. Arriva Giancarlo Massimi, lui sì comunista ma anche (ahinoi, molto amico mio), poi… l’ex sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, ma di tradizione cattolica. Stesso filone Carmela Cassetta, Gennaro Ciaramella. Luigi Di Mambro è scontato, è radicale. Sandro Bartolomeo fa di più: spiega la posizione con un bellissimo pezzo. Ma? Ma basta. Nessuno osa, possibile mi dico? Marx era ebreo, e non mi par poco, la brigata ebraica ha combattuto per la libertà, il Mufti di Gerusalemme stava con Hitler e mi pare molto. Possibile che tutti stanno altrove? La sinistra di tradizione comunista e non solo eredita la diffidenza per la diversità, segue schemi di bene male, buoni cattivi.

Israele? Colonialista.

Palestinesi? Arabi da emancipare dagli europei troppo celebrali. Il mito del buon selvaggio, la Battaglia di Algeri di Giglio Pontecorvo.

Poi secoli di “perfidi giudii” e il gioco è fatto

. Ogni 25 aprile la pietosa scena di bandiere palestinese accolti in cortei sulla resistenza omettendo che quel mondo non “resisteva” ma “offendeva” con i fascisti e i nazisti, che il nazionalismo arabo guardava Mussolini più che Churchill. Con i resistenti c’era la brigata ebraica ma la sinistra la contesta e sta con chi a parole dice di contrastare. L’ebreo è accettabile se disarmato, in nome di un pacifismo che è uno sterile “vogliamoci tutti bene” che se applicato al ’43 staremmo ancora in camicia nera a saltare nel cerchio di fuoco.

Sotto c’è l’odio antisemita che cova, odio per le libertà in nome del bisogno del capo, della Fede, della rassicurazione di essere gruppo e non, nel gruppo, somma di individualità che non assorbe uno.

Gli israeliani per salvare un solo loro soldato hanno liberato mille prigionieri di Hamas, Hamas mette le bombe addosso ai ragazzi per far morire loro e altri mille. La differenza è tutta qui.

Questa, naturalmente, è la mia opinione. Capisco bene che ci sono compagni socialisti che hanno altre visioni ma noi socialisti se siamo in due abbiamo almeno tre correnti, tre modi di vedere il mondo e il suo riscatto. Capisco, ma è la cosa ci rende simili al popolo di Israele.

Poi ciascuno risponde alla sua personale coscienza, io alla mia

Nella foto Sandro Bartolomeo