“La banda”, per niente correct l’ultimo romanzo di Claudia Giorgi

21 Ottobre 2023 0 Di Maria Corsetti

Istigatore, giustizialista, a tratti violento.

Scrittura equilibrata, buon ritmo, finale indovinato.

Scorretto. Impossibile.

Pensieri reali. Personaggi veri.

Quanto coraggio ci vuole in questi tempi per essere scorretti? Per dare una forma letteraria a un impulso dell’animo. Per intervenire nelle pieghe occulte tra Stato di diritto e falli evolutivi del vir sapiens.

Ho letto “La banda” e questo ho pensato.

“La banda” è l’ultimo romanzo di Claudia Giorgi, pubblicato ad aprile di quest’anno da Albatros. Più di trecento pagine di vita reale, di cose che accadono, di uomini che distruggono le donne. Di donne che passano all’azione.

Ho finito di leggerlo poco più di una settimana fa. Ho buttato subito giù le impressioni, rinviando la recensione di qualche giorno, per maturare i contenuti. Un pugno di giorni durante i quali è successo di tutto. Un braccialetto elettronico che non si è azionato per tempo, una bambina rapita dai nonni che picchiano la nuora e la lasciano a piedi sulla Pontina, ritrovato il cadavere di una donna fatta a pezzi dal vicino di casa. Sono andata sul sito www.femminicidioitalia.info, dove sono riportati, anno per anno, numeri, nomi e fatti.

Difficile fare qualcosa, da dove cominciare. Si comincia a reagire non tanto quando si è vittime in prima persona, ma quando la vittima è qualcuno vicino a te. Poi l’istinto si affina fino a percepire quando “Il suo viso ha cambiato totalmente atteggiamento, gli occhi sono diventati due fessure, e per un attimo ho avuto l’impressione insostenibile che delle vene rosse si fossero sparse sul bulbo dell’occhio mentre denti da lupo venivano digrignati di fronte a me”.

“La banda” parla di donne, di donne che vivono normalmente, lavoro, casa, relazioni. Realtà di tutti i giorni, normale, ché certe vicende si innestano nell’ordinario, negli equilibri, nei compromessi pattuiti solo con se stesse. Negli allarmi non ascoltati. Nei comportamenti, sicuramente imprudenti, ma figli della fiducia. E se non c’è fiducia, che società siamo? Nel desiderio che qualcosa cambi, o che torni a essere quello che era. Fiducia nella speranza, fiducia in una redenzione che può stare solo nella letteratura o nella mistica.

Ma “La banda” è anche una lettura divertente, se spostiamo la messa a fuoco dallo scopo del sodalizio e andiamo a conoscere le donne della banda, ci troviamo al cospetto di una sorta di Sex and city dalle tinte noir, che rende lo scritto morbido, vaporoso.

Un bel romanzo, da regalare a Natale. Anche prima.

Il firmacopie del romanzo è in programma per venerdì 27 ottobre al Mondadori Bookstore di Latina Fiori