La zona economica speciale e la bugia della filiera di governo

In campagna elettorale, in ogni campagna elettorale, la neodestra pontina (molto democristiana e trasformista) ha sbandierato la filiera di governo. L’ idea era siccome comandiamo noi prendiamo tutto noi: dall’ Onu fino al condominio. Faremo tutto: ospedale, autostrada, astroporto, porti e angio porti. Ma era vero? Guardatela la filiera che al primo filo da tessere si spezza. Latina e’ filiera di governo ma la zona economica speciale finisce nella Campania di quel comunista di De Luca. Filiera si ma a favore degli altri. Ora urlano che … Vedrete faremo altro. Ma la filiera? Non si governa per simpatia, ma per servizio. Ma da noi siamo ancora a … ” io sono amico di Giorgia”. Per governare non vale se stai nella filiera o meno ma se sai del governo da fare, se hai progetto. Per dirla altrimenti Latina non sarà capitale della cultura perché in filiera, anche Gaeta sta in filiera, ma se avrà idee valide. Insomma non stiamo nel mezzogiorno perché simpatici ai capi di turno, ma perché il Lazio non è sud e, personalmente, manco ci vorrei essere. Parole al vento e al primo vento le parole vanno via e la filiera di governo semplicemente non esiste. Il presidente della commissione bilancio del senato, Nicola Calandrini, ora incassa ma non la sua filiera ma la discussione blindata su Latina che resta nel Lazio e non diventa Campania aggiunta.