Convegno sulle ragioni di Israele: Latina 30 ottobre circolo cittadino

Convegno sulle ragioni di Israele: Latina 30 ottobre circolo cittadino

28 Ottobre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Comincionsi le guerre quando altri vuole, ma non quando altri vuole si finiscono

Niccolò Machiavelli, Istorie fiorentine

 

Si muore morendo, si muore una volta sola e quando accade lo si fa anche tra mille ma ciascuno da solo. Dico questo per via della idea che la morte possa avere accanto differenze, diversificazioni, ma è unica e irreversibile. Noi, noi tutti, ci consideriamo esenti da questo pezzo di vita che della vita è fine. Ci sentiamo immortali, pensiamo sempre che il dolore capiti al prossimo e non a noi.

Ho preso posizione dura sulle vicende di Israele, schierandomi senza alcun dubbio con la mia parte che è quella dell’occidente e degli ebrei che sono vissuti sempre tra la mia gente, questo non esclude vedere altro dolore, questo non mi fa credere di avere un mondo perfetto. Tutti vorrebbero essere esenti dal dolore, ma nessuno lo è.

Quindi nessuno muore di meno

Il settimo dice “non ammazzare”
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Fabrizio De Andrè, il testamento di Tito

Un ladro, un orco non muore di meno.

Comunque la vita non è solo la sua fine, ma è anche il percorso. E’ l’idea che non posso pensare al percorso da pecora che finisce in pasto, ma la debbo immaginare degna, libera nell’essere me stesso, pari ad ogni altro, mai prima mai secondo.

Per questo ammiro la tenacia di Israele nel suo diritto ad essere dentro il mondo umano e non alla maledizione di essere “erranti” tra gli umani. Erranti non solo perchè non hanno casa, ma anche per essere considerati errori dai tanti “noi” che si pensano in dovere di convertire le differenze alla loro verità.

Gli ebrei non convincono, non convertono, non salvano gli altri ma vorrebbero vivere con loro stessi. Sono stati offesi più volte, negati sempre anche dalla mia gente che pure ha la storia intrecciata con la loro.

Oggi non c’è alcuna gerarchia di morte ma una cancellazione definitiva e una necessità di restare a questo mondo. La guerra è

lo vedi il treno che portava al sole,
non fa più fermate neanche per pisciare,
si va dritti a casa senza più pensare,
che la guerra è bella anche se fa male,
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l’amore, l’amore dalle infermiere.

Francesco De Gregori, Generale

La guerra è brutta, la guerra è nera come la notte, ma il mondo non è di agnelli, ma di lupi che sgozzano gli agnelli se questi non si fanno cani, non fanno muta contro branco. Se… nessun umano ama la morte degli altri perchè ogni altra morte è semplicemente la sua a venire, ma gli uomini “pe lo giusto se fao accide”.

Hashana haba’a b’Yrushalayim (l’anno prossimo a Gerusalemme) è un saluto della fine della Pasqua del popolo di Israele che indica l’auspicio che ogni uomo possa avere onorato dalla vita il suo desiderio, la sua ragione per stare in questo mondo, in questa vita, con i suoi sogni.

Piango ogni morto, nessuno escluso, ed il prossimo sarà io ma questo pianto disperato non mi esime da stare con la mia ragione e combattere il torto.

Nella foto: Caravaggio, Davide e Golia