Il compleanno di Latina: minimalismo Capitale

Il compleanno di Latina: minimalismo Capitale

17 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Domani fa il compleanno Latina, 91 anni. Ne sono capitate di cose in 91 anni, tante cose giorno per giorno ma… leggo il programma della festa che il Comune si è data. Cortei senza corte, no, no, pardon con la corte ma senza popolo, da piazza del comune fino a piazza del quadrato per ridire di bonificatori, ridire di agri redenti che per 91 volte abbiamo già detto, mai convinti, ma andava detto. Poi subito dal notaio a prendere possesso della banca d’Italia, ma non l’istituto dell’edificio che qui la rappresentava. Il notaio, il sindaco e… anche qui manca il popolo. Poi una mostra sulle figure femminili nei quadri del patrimonio del comune, almeno una idea nuova, per finire con il concerto di Marco Picca al teatro comunale. Leggo, rileggo. Dimenticavo posano la “prima pietra” dei lavori ai giardinetti. Pure questo va bene, ma trattandosi di un parco magari piantare un albero piuttosto che una pietra sarebbe stato meglio.

Dimenticavo, c’è la cerimonia di intitolazione di via del Lido a Antonio Pennacchi, hanno già messo la sua faccia al palazzo dell’idrovora a Capo Portiere, un trasgressivo diventato ordinario, nell’ordine costituito, un cielo fatto mare, un vento impetuosi trasformato in bonaccia.

Per giocare questo programma è come se io per il mio compleanno annuncio che: alle 8,30 cerimonia del caffè al Bar Mimmì, con annesso discorso di Bruno… spostamento dell’auto, lavata per l’occasione, in zona Giardinetti. Ricordo di Mamma davanti al negozi dei D’Ercole perché ci lavorò per un poco, poi incontro al Poeta per rafforzo caffè e nostalgia di quando Latina era Latina . Stesura di un articolo sul mio compleanno, dichiarazione solenne che “mi manca papà”. Ricordo di nonna a cui intitolo una arteria, ma venosa, che dal cuore mi porta all’amore. Omaggio al luogo dove insisteva la pasticceria Figini dove consumai il primo diplomatico.

Nel pomeriggio incontro con Titta Giorgi e Memmo Guidi per la cerimonia “nostalgia Lepina”, perché si è di dove si nasce con concerto all’aperto e aperto con l’inno “Nina che ti ho portato…”, testo e musica di GiovanBattista Giorgi.

Cerimonia ufficiale di consegna del regalo alla presenza di Enzuccio, Damiamo e l’Amaretto.

Ma io non sono una capitale, capita che ci vorrebbe fantasia che ci vorrebbe una nostalgia non da mostrare ma da sentire.

Ps: io non festeggio mai il mio compleanno mi mette tristezza, i compleanni mettono tristezza segnano il passato e hanno paura dell’avvenire.