Funamboli

Funamboli

22 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Riuscirò ad attraversare il vuoto lungo una fune tesa?

Riuscirò a fidarmi di questo bilanciere che dovrebbe tenermi sospeso in equilibrio mentre passo da un mondo ad un altro, da me a me stesso?

Debbo restare in piedi mentre, camminando, cammino sul destino, equilibrio assurdo, paradossale, impossibile anche da mostrare.

Una ragazza si cimenta nello stesso gioco e pare spedita, si sente come se… fosse normale quel passare da un tempo ad un altro nel rischio di cadere in un tempo di mezzo.

Sul filo penso al posarsi delle farfalle, al prendere fiato delle rondini quando vengono e quando vanno, sicure su un filo che per me è un brivido.

La ragazza ha occhi di prospettiva, storie che hanno il sapore della vita e il passo sul filo è certo guardando ritto, ma mi guarda.

Quando cominciai a guardare non lo sapevo mica fare, mi insegnarono gatti randagi che accompagnavano il vedere con la testa a muovere per non perdere contatto. Così da allora cerco di non perdere contatto e lo sguardo distorce e il guardare diventa una cosa che vale e non serve a fare altro e non ci puoi camminare.

Così, per questa via, ho capito il rischio della traversata e la stasi che è difficile il passo prossimo.

Vola la ragazza, pare avere le ali.

Non rubare la bellezza della farfalla, ogni forza cancella la polvere che sta nelle ali e le fa volare. Allora l’accolgo sul dorso della mia mano, passo passo senza perdere colore, e ne ammiro la cromia, il disegno che sono occhi che paiono guardare.

Guardo quel cammino che pare volo, guardo la corsa al destino che pare un lento inesorabile avanzare senza che alcun timore ti possa fermare.

Ho visto con il naso all’insù la traversata che era nel mentre e mentre cerco di carpire ogni cosa mi trovo a percorrere la fune, il bilanciere delle ali rende naturale il movimento di quella farfalla, io apro le braccia perché non riesco a volare.

Che equilibrio dietro la follia. Ma senza follia avrei fatto cimento, ardimento, di questi passi nel vuoto.

Da giù pare tutto naturale, da qui in alto capisci il miracolo ed è più bello di volare, dio mio cammino e la sto a guardare.