Latina le lucine del popolo e l’invito al sindaco di Rimini

Latina le lucine del popolo e l’invito al sindaco di Rimini

29 Dicembre 2023 0 Di Lidano Grassucci

Al Popolo basta poco, basta che lo tieni in considerazione gli dai un poco di luce e lui è contento.

Il Comune di Latina ha acceso il solito albero di Natale, ha fatto un canto gospel e messo le lucine in cielo con i droni allo stadio e…

Siamo felici come i bambini. Abbiamo dimenticato i pilastro del palazzetto dello sport, il teatro comunque a un terzo del suo servizio (Ma il Caffaro che fine ha fatto?) e ogni male che prima era male

Panem et circenses dicevano i latini e funziona.

Abbiamo, va riconosciuto il coraggio dell’amministrazione (io non avrei osato), ottenuto la “finale” per la capitale della cultura per il 2026. Fighissimo, per una volta parlano bene di noi e non è certo merito degli oppositori come me, ma dei governativi come loro ma almeno vantiamoci, riempiamo la città di manifesti esultanti. Ma non ci sono i soldi? Non lo faccia il comune squattrinato ma il partito che guida la città: dice che hanno fato 7.000 tessere, sono settantamila euro possono fare manifesti con la scritto “vi abbiamo preso come paesello vi abbiamo fatto capitale”. Se vinco mi vanto. Poi un altro con la faccia della Meloni che dice “Anche lei, una di noi. Per una volta Rimini ha paura”.

O invitare Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini,  a mangiare da noi pranzo sulla duna con davanti il mare, la maga circe e dietro la macchia mediterranea e il lago: broccoletti, bazzoffia, carciofi, mozzarella di bufala kiwi e ospitalità.

Lui ha osato dire che siamo raccomandati dalla Meloni, noi gli dimostriamo che siamo generosi in proprio

Basta una lettera: Caro sindaco sono la collega di Latina mi farebbe piacere averla qui ospite nostro. Preparerei per dono il libro di Pennacchi Canale Mussolini, ma anche quello su Alessandro Marchetti e sul volo. Poi in auto lo porterei a vedere Bassiano terra natale del suo vescovo Francesco Lambiasi con prosciutto e coppiette e le pastarelle fresche fresche da Sezze.

Altro che perline. Una bella pagina di propaganda. E magari proporre un gemellaggio

Ma… chi ce lo fa fare, bastano due lucine, un vecchio ma luminoso albero di Natale e

E appena visto il fondo al boccaletto,
Una minzione, una ‘Salve Regina’,
E, in santa pace, ce ne andiamo a letto.

Gioacchino Belli, A bona famija (1831)

 

Nelle foto: il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi