Idee minime per l’assessore alla cultura. Il Capodanno del Teatro Moderno, lo spettacolo dopo lo spettacolo

Idee minime per l’assessore alla cultura. Il Capodanno del Teatro Moderno, lo spettacolo dopo lo spettacolo

1 Gennaio 2024 0 Di Maria Corsetti

L’anno che è arrivato tra 365 giorni passerà e si spera che saremo ancora qui di ottimo umore come in questi giorni. 

Per quanto riguarda i festeggiamenti di Capodanno ho scelto Latina e il Teatro Moderno, con Stanlio e Ollio.

La formula è rodata: compagnia brillante, fine spettacolo in programma dieci minuti prima di mezzanotte, spumante e panettone alla mano e si arriva leggeri leggeri a quel momento che in un teatro si spoglia di aspettative per il futuro e riesce a far godere ogni attimo del presente.

Stanlio e Ollio alle prese con il loro impresario e una serie di mogli, con una vita privata tempestosa quanto basta per diventare comica sul palco. Le comiche nelle comiche per una storia che racconta l’epoca di quando l’America era davvero dall’altra parte della luna. Interessante oltre che divertente, con una prova fisica degli attori che hanno mantenuto un ritmo incalzante per tutta la durata e poi, per non risparmiarsi fino alla fine, hanno continuato, ben oltre il countdown, a intrattenere il pubblico, cantando le mitiche anni ’70 – ’80, scendendo in platea, facendo festa insieme perché un capodanno a teatro non finisce quando finisce la rappresentazione.

Stanlio e Ollio è stato portato in scena da: Claudio Insegno, Federico Perrotta, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Franco Mannella, Giacomo Rasetti, Federica De Riggi. Regia di Claudio Insegno.

In una conferenza stampa di un milione di anni fa, cioè negli anni ’90, un assessore alla cultura, di Aprilia in realtà, fece notare come si trattasse di un assessorato influenzato dalle passioni dell’assessore di turno.

Qualunque siano le passioni dell’assessore prossimo venturo di Latina (perché ci sarà prima o poi un assessore alla cultura, non può essere diversamente in una città candidata a Capitale italiana della Cultura che anche se non vince è pur sempre candidata e ora che si è candidata una volta non è che si può gettare la spugna così se non vince, ma bisogna ricandidarsi migliorandosi), qualunque siano le passioni del nostro assessore sarebbe il caso che si facesse un giretto al teatro Moderno per acquisire idee tipo l’acquisto dei biglietti che può avvenire addirittura online, su ciaotickets. O la bacheca esterna dove c’è qualche indicazione sugli spettacoli in programma. Per non parlare del sito internet e della pagina Facebook. O dell’attenzione che Gianluca Cassandra ha per gli spettatori, che attende all’entrata e saluta all’uscita.

Magari i miei tre candidati all’assessorato – Cesare Bruni, Nicola Catani, Nazzareno Ranaldi (in rigoroso ordine alfabetico) – potrebbero farsi un giretto questo fine settimana, venerdì 5, sabato 6 o domenica 7 gennaio, che va in scena La strana coppia.