Le perle e le acciughe

Le perle e le acciughe

3 Febbraio 2024 0 Di Lidano Grassucci
Non so mai da dove si inizia un libro nuovo.
A volte lui si presenta con discrezione, a volte con gran rumore.
Talvolta pare ti sia indifferente, poi torna prepotente e diventa onnipresente.
Così nella vita quella malattia che è un libro che non si finisce mai di leggere: il mal di vivere; la depressione; la paura; il timore di non finire proprio quel libro, di dimenticarti di come si legge mentre leggi.
Male di vivere che ti assale e non hai armi per consolare.
A me un giorno, che credevo fosse come l’ agire di una gomma da cancellare che toglieva ogni cosa e che sarebbe stato bella cosa uscire di scena, venne un gatto.
Sì un gatto con gli stivali che mi disse: ma tu non sei così. 
Infatti non ero nulla, bloccato da mille timori, dagli errori, dalla certezza che non potevo uscire ma solo restare immobile lì solo a potermi ferire, per morire.
Il gatto si armò di sapienza che é pazienza, saggezza e speranza e mi spiegò che il segreto era il dono.
Lo presi per matto, e ancora più matto ero io che parlavo con un gatto.
Sta di fatto che venne una incredibile anima dei boschi, senso delle città, ninfa dei giardini dicendo: mi manda un gatto.
Io dico… Ma che sono pazzo e rido di gusto con il gatto.
Rido di questa storia uscita diritta da un libro di favole che avevo riposto tra libri di guerra, tra libri di saggi che non sapevano ridere perché si erano persi nella loro inutile saggezza ignorante.
Una timida arroganza aveva cambiato tutto. Per via di una missione per conto di un gatto, anche l’anima dei boschi non trovò meraviglia al fatto che io volessi andare giù e mi disse che anche lei aveva pensato al salto, come fosse facile saltare giù, ma ora era in missione per conto di un gatto.
Avete notato ho, scrivendo, dimenticato la morte e pensare che volevo fare un gran salto nel vuoto da un ponte alto. Ora, invece.  immagino un bel volo e in cielo con un falchetto a fare figure nel cielo e gli storni fanno “il pallone” per evitare il nostro volo.
Vedere che fatto i sogni che contengono incontri? Fanno parlare gatti, volare falchi e accendono le luci nelle grotte.
Dio mio che bel nero, che perle negli occhi, e pensare che senza quel pensare brutto non avrei pensato all’ aiuto di un gatto.
In foto: Edward Hopper,  Emulation