Paura

Paura

11 Febbraio 2024 0 Di Lidano Grassucci

La paura.
Mi imbatto in un programma che parla di paura. Seguo il programma poi e’ come se prendessi la mia strada e esco dal programma.  La paura mia? Ho paura, paura di perdere le cose che mi hanno fatto non vincere ma vivere la partita della vita, di perdere le sorprese che mi hanno fatto vivere la vita non banale… anzi. La paura che con me ha fatto un gioco terribile: mi ha accompagnato per via della “paura di essere inadeguato”. Poi ho scoperto l’ orgoglio di essere me stesso, ma senza quella paura non avrei mai saputo di me stesso. Quindi un dono

In tanti poi mi hanno sempre messo dalla parte del cielo dove c’erano gli sbagliati e invece ho scoperto che era l’idea che esistesse l’ errore, e’ l’errore. La paura era soltanto ignoranza del mistero, era non conoscere il nero che e’ in noi e spesso più bianco del bianco che pensiamo. Ma la paura madre di ogni paura è che mi abbandonino le colonne del vivere che sono la prima donna che incontri, madre per sempre, e per un tempo più corto di un anno ma più lunga della vita siamo stati la stessa persona. Ora cerco ancora di continuare quel cammino iniziato insieme e poi cerchiamo l’insieme. Insieme di un attimo, di un tempo contati dall’orologio o un tempo che non ha fine nella finitezza di tutto. Di questi abbandoni e’ costellato il vivere e la paura che ne consegue.
La paura viene la notte indigesto disturbatore di sonni, assassina di sogni. Ma poi al mattino con il sole di levante c’è l’ antidoto alla paura, la speranza. Tutto e’ utile nel vivere, ho paura di vivere ma ho speranza di farlo. In mezzo? Come vedere nulla e’ puro, nulla impuro tutto mischiabile. Del resto cosa è l’ amore? Mischiarsi in due