Memoria o ricordo? Il Comune di Latina sbaglia Storia

Memoria o ricordo? Il Comune di Latina sbaglia Storia

20 Marzo 2024 0 Di Lidano Grassucci

La storia è un felino, pare che la puoi dominare, addomesticare ma quella prima o poi ti morde. Col gatto ci giochi, lui ronfa, si fa carezzare ma… ma cambia d’umore e graffia e morde e fugge via, perché resta il predatore che è.

A Latina da mesi si rincorrono nostalgie, riletture, viaggi e eventi. Di tragedie poi è pieno il mondo perchè la Storia ha dentro tutta la cattiveria degli uomini che è abbondantemente di più della pietà

La storia è sottile, nella storia le parole pesano.

Ecco che in Comune usano come fossero intercambiabili, fungibili, due parole: memoria e ricordo. Entrambe “dicono” di un passato andato ma la prima richiama il profondo di mantenere viva, l’altra cerca di riportare in luce gli eventi. Poi c’è il loro senso politico “giorno della memoria” è il genocidio di 6 milioni di ebrei da parte dei nazisti, con una grossa mano dei fascisti italiani.

Il giorno del ricordo, invece, riguarda i fatti del confine orientale italiano alla fine della guerra con l’assassinio di 6000 italiani nelle foibe da parte degli uomini di Tito e dell’esodo di 350 mila italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia.

Due cose differenti, ma in Comune confondono l’una con l’altra e il “ricordo” si fa “memoria”, la memoria si perde nel ricordo. Lo scambio avviene per una cerimonia con i ragazzi delle scuole che si è tenuta oggi in comune.

Naturalmente sbagliare è umano, chi non lavora non sbaglia, ma la Storia è cosa molto seria in particolar mondo in un Comune, come quello di Latina, che ha il torcicollo per guardare quel che è avvenuto non badando poi tanto a quello che avverrà.