Ciao Fiorella

Ciao Fiorella

22 Giugno 2024 0 Di Lidano Grassucci

Mi scrive in questi infernali mezzo digitali Simonetta Imperia: hai saputo di Fiorella Giovangrossi? Non sapevo niente e la chiamo: che debbo sapere? Lei mi dice che Fiorella non c’è più.

Resto di sale, lei aveva la mia età, la conobbi tanti anni fa per comune fede socialista e amore per i Lepini e frequentazione corese. Erano gli anni della idea che il cambiamento sarebbe stato imminente. Eravamo una comunità noi giovani socialisti, attenti così tanto alla libertà da litigare tanto ma Fiorella aveva un carattere mite, disponibile. Divenni anche amico della sorella Piera e un poco giravamo in una Roma che era per noi universitaria, da vivere leggera. Mi ospitava a casa sua in via della Scrofa e poi la notte non finiva mai, sempre tanta gente, sapevi con chi iniziavi le discussioni ma non con chi le terminavi. Il mondo da cambiare era nostro e il mondo era anche da pastiglie trasformato per dirla alla Guccini.

Fiorella era sempre gentile, mai un pregiudizio, mai un giudizio in quella idea che ciascuno è padrone della sua sorte. Studiavano a Scienze Politiche, dove facevano lezione Giuliano Amato, Renzo De Felice, Gabriele De Rosa e ci pareva che il mondo stesse cambiando davanti a noi. Piera faceva medicina, ci mischiavamo tra saperi da sapere diversi. Poi… Poi quel tempo e’ finito la politica si è rattrappita Fiorella ha aperto una agenzia di viaggi e io ci compravo i viaggi. Non avevamo cambiato il mondo e allora cambiavamo posto del mondo. Se ne va un pezzo della mia vita, d’improvviso se ne è andata con discrezione come fanno le persone per bene. Aveva il mio stesso tempo ora so di più quanto è tempo caduco, però la prendemmo di petto questa vita che ora l’affanno quasi non si sente ma il tuo andare via si. Abbraccio Piera, forte a questo serve aver vissuto a lasciare buoni ricordi.