Maratona Pennacchi, l’irregolare e il mare nel lago
1 Agosto 2024E’ diventato una sorta di chiave, a destra e a sinistra, per aprire le porte del “pensiero intelligente” in questa città. Certo lui non era uno prevedibile e non so se avrebbe condiviso tutto questo, sicuramente lo avrebbe capovolto.
Sto parlando di Antonio Pennacchi che sabato verrà ricordato con una maratona di lettura all’Arena del Cambellotti alle 20.
Nell’afa della città del silenzio si ricorderà lui che è stato un vento, si ricorderà lui che parlava tanto. Insomma il raccontatore della città era così diverso da questa città. Personalmente non condividevo praticamente nulla delle sue cose, ma le diceva argomentando con originalità e il suo romanzo Canale Mussolini è un testo (al di l’ha delle considerazioni letteraria) un passo identitario fondamentale di Latina vista da dentro se stessa da una storia che comincia con la bonifica e prima…
Personalmente mi piace il prima, trovo esagerata l’esaltazione della bonifica, trovo ingiusta la condanna alla città democristiana, ma trovo anche coraggiosa la sua esaltazione del nucleare e l’idea della forza dell’industia.
Pennacchi è crudo, non catalogabile, capace di ribaltare la mediocrità dei luoghi comuni con rapidità impressionante e capace anche di rattristarsi quando l’originale diventata della stessa fattura del banale.
Di questi posti ha introitato e vissuto l’aspetto anarchico direi di bastian contrario che ne ha fatto un valore che però non può essere contenuto in un pezzo di strada senza civici, in un ritratto davanti al mare. Prendere il mare e relegarlo in un lago è ucciderlo, come mettere il gatto nel trasportino. Antonio Pennacchi è stato vento e rumore ma ora afa e silenzio lo vorrebbero regolarizzare, lui che era inregolare.