Sfogo sionista, non sono malato delle mie opinioni ma libero di pensare come sento

Sfogo sionista, non sono malato delle mie opinioni ma libero di pensare come sento

3 Settembre 2024 2 Di Lidano Grassucci

Sono con Israele, quindi? In troppi, politicamente corretti, campioni di banalità vogliono “redimermi” da questa posizione, come se non avessi una opinione ma una malattia. Come se fossi in preda al “male caduto” dicevano i miei . Sono e resto uno che ha opinioni e non cerca su questo consenso esterno ma solo di rispondere alla propria coscienza. Sono con Israele senza alcun dubbio orgoglioso di vedere anche il dissenso in questa democrazia, mai vista una manifestazione di dissenso con Hamas altrove. Sono con chi è stato aggredito, perché il sette ottobre orchi feroci hanno aggredito a sangue freddo 1600 vittime, ragazze violentati, bambini rapiti. Che altro dire. Sono con l’ occidente e i suoi valori di libertà individuale, non con le mostruose teocrazie disumane di altrove. Sono con chi condivido. Dice … Ma sei in minoranza. Certo come lo erano i giacobini, come lo erano i patrioti del Risorgimento, come noi socialisti davanti a preti, filorussi e puri delle rivoluzioni che erano anticamera dell’ inferno. Sono dissidente e seppure fossi solo a sostenere Israele lo farei lo stesso. Chi la pensa diverso, ha diritto a farlo ma questo non lo autorizza a “salvarmi”. Mi hanno messo nella lista dei sionisti da colpire, ne sono onorato perché io non mi sono occupato di questi imbecilli loro temono me, povera gente.

 

Nella foto il nostro manifesto dopo la strage del 7 ottobre