Quella cosa che ha solo il Vittorio Veneto

Quella cosa che ha solo il Vittorio Veneto

10 Settembre 2024 1 Di Lidano Grassucci

Parlare del Vittorio Veneto di Latina? Io che ho fatto il Grassi, quando me lo propone Giuseppe Coriddi la prendo sottogamba. Come, nella mia presunzione, se un pilota di Ferrari si mettesse a discutere di 500. Anche il mio sodale nel salotto del Turi Rizzo, Maurizio Guercio è del Grassi. Tante le differenze sociali, politiche, di stile. Ma? Ma loro, quelli del Vittorio Veneto hanno il senso di se, gli altri no. Loro si sentono un “noi” che altrove non c’è. All’ incontro c’è la preside attuale Alessandra Morazzano, quella che l’ ha preceduta, Marina Rossi, quella prima ancora Paola di Veroli che “salvo” la scuola da un destino quasi di parcheggio.

Insomma ci tengono, tante insegnanti tra tutti Giuseppina Caddeo. Poi ex alunni come Nazzareno Ranaldi, come Dino Iavarone ex studente e attuale vicepreside. C’è l’ ex assessore alla cultura Bruno Creo, la consigliere comunale della Lega, Pina Cochi. Il mondo del Vittorio Veneto, così vario e fonte dei tecnici che fecero il boom economico.

Si parla di episodi … Del bidello che si stava per laureare in matematica e aiutava i ragazzi tra le funzioni, la presenza di Sabino Vona “capo dei comunisti Lepini” sindaco di Roccagorga ma prima professore del Vittorio Veneto che salvo’ l’ affresco di Mussolini in aula magna, o di Tommaso Stabile leader della destra pontina che durante la guerra passo il fronte per andare a combattere con i tedeschi. La storia sta tra quelle solenni mura. Una storia delle storie delle scuole di Latina che hanno fatto questa comunità ben più di ogni altra cosa, una storia poco raccontata.

Grazie a Peppe Coriddi presidente del comitato degli ex allievi, così si fa una città