Giardini di Ninfa, lì dove osano i cigni

Giardini di Ninfa, lì dove osano i cigni

3 Maggio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Le aquile osano in alto, dove la montagna tocca il cielo. Un dio misterioso diede ai cigni il dono di osare lì dove c’è la bellezza. Hanno schiuso le uova del cigno dentro i giardini di Ninfa e sono nati i pulcini, certo sono ora “anatroccoli brutti”, ma hanno l’eleganza già della bellezza che gli è stata donata. Collo lungo, piume candide e paiono volare sull’acqua, o scivolare nel paradiso dei giardini di Ninfa. Qui nascono i fiori, il maggio da queste parti è come un quadro impressionista, e nascono i cigni. La cosa non è eccezionale, ma è straordinaria perché ogni “rinascita”, ogni, “nascita nuova” lo è. Nascono i cigni, i gatti, i cani, le volpi, sbocciano i fiori, ora ho capito che cosa è eccezionale: la primavera, la sua forza generatrice. Faranno giri concentrici con i genitori i piccoli cigni, faranno onde sull’acqua limpida del lago, poi come eleganti e sfrontate ragazzine, saliranno sul prato e lì si fermeranno per essere ammirati, come statue di gesso bianco a “difesa” della bellezza dalla “rapina” dei guardanti.

Ninfa è bella, dicono sia il più bel giardino del mondo, perché rinasce dal pianto della “Bella Ninfa”, pianto d’amore e i cigni sono testimoni della bellezza che lui, quel folle che è andato via, ha lasciato sola. E’ una vecchia storia, ma è la Storia.

E fino a quando ci saranno cigni da “battezzare” saremo compatibili con questo posto che chiamiamo terra.