Briciole di bellezza di Filippo Cannizzo: per far rinascere l’Italia

Briciole di bellezza di Filippo Cannizzo: per far rinascere l’Italia

20 Maggio 2019 0 Di Fatto a Latina

Filippo Cannizzo, sabato 18 maggio, ha presentato il suo ultimo libro “Briciole di bellezza. Dialoghi di speranza per il futuro del bel paese” nell’area archeologica di Privernum. Il libro, uscito lo scorso settembre, è già vincitore della prima edizione del “Premio Italo Calvino per la filosofia”. È la prima volta che l’area archeologica si presta ad una iniziativa di promozione letteraria. Lo fa con un libro che racconta delle “briciole”, delle bellezze che l’Italia presenta in ogni suo angolo ma non solo.

La presentazione, inizia subito dopo la guida sui resti dell’antica città di Priverno dell’archeologa Paola Rinnaudo e rientra nell’iniziativa nazionale Maggio dei libri 2019.

Insolito il luogo, insolita la modalità dello svolgersi della presentazione. Tra le poesie di Stefano Pennacchi, la voce di Daniela Di Renzo accompagnata con la chitarra di Ermanno Dodaro sulla musica di Fabrizio De Andrè si sono inserite le definizioni di bellezza. Tra queste quella della bellezza come consapevolezza.

Briciole di bellezza: la consapevolezza

Dalle parole chiave del libro, Paola Bucciarelli, moderatrice dell’incontro,  ha preso spunto più volte per coinvolgere il sindaco Anna Maria Bilancia e la direttrice del polo museale di Priverno Margherita Cancellieri.

Questi sono i dialoghi a cui si riferisce Filippo Cannizzo nel sottotitolo del libro. Confronti e partecipazione collettiva che permettono di arrivare a soluzioni, lavoro di squadra.

Sono venute fuori riflessioni a voce alta su come le “briciole di bellezza” della stessa area archeologica ma anche dei musei vanno tenute vive dalla passione di chi, attraverso un processo di valorizzazione che avviene necessariamente attraverso la conoscenza, ne fa emergere ancora di più le bellezze e non le fa morire. Bellezze che per esempio sono dentro alla storia di una chiesa e non solo nella sua facciata, nelle sue mura.

Confronto c’è stato e tanto, ma partecipazione da parte della comunità non abbastanza. Il sindaco lamenta la poca partecipazione della comunità in occasioni organizzate come questa. Un’occasione persa di un dialogo tra un autore che sottolinea le bellezze dell’Italia e cerca di coinvolgere i lettori a fare altrettanto nelle loro possibilità per non farle morire, un sindaco e un addetto ai lavori sul campo delle bellezze da tutelare.

Le briciole della Privernum

Ci si è ritrovati ad ascoltare e vivere l’entusiasmo, la passione e gli avvilimenti della dottoressa Cancellieri che per cinquant’anni ha lavorato sulle “briciole” della vecchia Privernum.

Il confronto, l’intervento della politica dove serve risulta necessario, sottolinea Filippo Cannizzo. Nel libro suggerisce più di una via da seguire per scoprire le briciole di bellezza sparse in tutta la penisola. Quella soluzione che emerge nel libro per evitare che queste bellezze finiscano con lo “sbriciolarsi”, nel senso di perdersi.

Il libro di Filippo Cannizzo

Si è raccontato il libro facendolo vivere direttamente nelle soluzioni che propone per salvare le briciole di bellezza della nostra Italia. Soluzioni che vede messe in atto nel progetto Matera 2019. Negli itinerari di bellezze della rete Pesaro Urbino che ha permesso di riattivare settori che stavano morendo, con un turismo basato sulle esperienze di artigianato.

Filippo Cannizzo, filosofo e ricercatore universitario, non essendo il solo protagonista dell’evento ha comunque fatto la sua parte. Lo ha fatto con l’impeto di un fiume in piena. Molta l’emozione nel voler trasmettere appieno il senso, il significato poliedrico di quello che è la bellezza a cui fa riferimento nel libro, nelle sue tante sfaccettature.

Bellezza intesa anche come musica, enogastronomia oltre all’impronta filosofica che ne da nelle sue pagine.

Briciole di Bellezza, un libro, più livelli di lettura

Briciole di bellezza può essere letto sia come romanzo d’amore tra Giacomo e Beatrice che come viaggio d’amore nel belpaese. Un viaggio che attraversa l’Italia da nord a sud e che viene raccontata nelle sue bellezze e debolezze, nei suoi disastri come il terremoto dell’Aquila e nei suoi continui stati di emergenza. È un romanzo e saggio insieme.

Dissesto idrogeologico, lavoro, trasporti, scuola, università, sanità, violenza contro le donne, spaccati di una Italia approfonditi in maniera scientifica ma alla portata di tutti attraverso i dialoghi dei personaggi.

Le note a margine rimandano ad approfondimenti più mirati degli argomenti trattati.

Come scrive l’autore nell’introduzione:

È un libro dedicato ai sognatori, a chi apre il cuore alla meraviglie della vita, a chi resta umano e ha un mondo da cambiare. 

Partendo dal presupposto che qualunque bellezza è un bene fragile che va protetto.