Europee, l’Europa di Latina nascosta in noi

Europee, l’Europa di Latina nascosta in noi

22 Maggio 2019 0 Di Lidano Grassucci

I sovranisti dicono… facciamo da soli, gli anti Unione urlano “usciamo dall’Europa”. Ma? Ma nessuno vi racconta l’Europa che è in noi. Tutti, dico tutti, qui si vantano dei giardini di Ninfa, i più belli d’Europa creati da una signora, Lelia Caetani che aveva l’Europa in ogni sua virgola, e le piante sono da ogni parte del mondo che Salvini non le farebbe sbarcare a bordo del laghetto. Poi accanto le abbazie, tre in pochi chilometri, le due Valvisciolo e quella di Fossanova, dentro i percorsi dei monaci che non si fermano a Bassiano ma vanno in ogni dove nel mondo e fondata da monaci greci basiliani, così europea che quando hanno ucciso  Jacques de Molay fu bruciato sul rogo nel 1314 in Francia, gli architravi della abbazia si ruppero. I difensori del tempio di Gerusalemme stavano qui e intorno a Gerusalemme è nato l’occidente. 

E vaglielo a dire che l’unico cimitero ebraico del Lazio oltre a Roma, sta nella mia Sezze dove quando parli in dialetto parli in latino che è la lingua del mondo, ma usi la doppia ll come la gli castigliana e l’accesso ad una casa si chiama vado come in catalano, e papà si dice tata come in rumeno, le rane sono granunchi e in francese  grenouille, assonanze tra butteri pontine e quelli della Camargue. L’Europa è l’Appia di Paolo di Tarso, è… fate voi in ogni angolo che guardate, a Satricum, la Latina originaria, scavano gli olandesi e anche i kiwi non sono di qui “immigrati” pure loro e come quelli veri destinati in tanti al nord Europa. Qui c’era il campo profughi per chi fuggiva dal totalitarismo sovietico, e Latina fece la sua parte per la libertà del mondo, ma ricorda di più quando fu complice dei totalitarismi del mondo.

E’ nel mondo per la scuola di volo del Comani, a Latina, dove si insegna a volare a piloti di ogni dove, dall’Albania, all’Eritrea… E che dire del Conservatorio Respighi con i tanti allievi da ogni parte del mondo fino alla Corea, al Giappone e quelli dei campi estivi del Campus internazionale di musica?

Solo le montagne sono destinate a star ferme, l’Europa, il mondo non è oltre noi, è in noi e chi pensa di fare da solo è solo uno che prenota la tristezza.