Vado a votare e vi dico pure perché
26 Maggio 2019Ci vado a votare, c’ho pensato, ripensato. Poi… beh, ci vado perché ricordo quelli che non ci volevano far votare. Quelli che… non eravamo troppo ricchi per farlo.
Quelli che… non eravamo troppo colti.
Quelli che… non eravamo intelligenti.
Quelli che… ma che lo fai a fare tanto non serve a niente.
Quelli che… sei solo un deficiente.
Quelli che… ma dove ti presenti con quel nome strano.
Quelli che… siete tutti uguali voi di lì, noi qui siamo meglio.
Quelli che… facciamo tutto noi non serve a niente sono tutti ladri.
Quelli che… ma a chi sei figlio.
Quelli che mi sono ricordato della rabbia di esser secondo, dell’orgoglio di non volervi sorpassare ma la polvere non la mangio. Mi sono ricordato della forza dei miei vecchi che quel giorno valevano eguale anche se era voto di re o cardinale. Mi sono ricordato della forza di quando ragazzo volevo cambiare il mondo e nel profondo. Mi sono ricordato che non sono tutti eguali ma c’è chi serve il capitale e chi ha troppa fame.
Mi sono ricordato che ho sognato e insieme a me eravamo tanti, ho sognato cose che li vedi in faccia i vecchi che non hanno avuto il dono di quello sperare. Ho sognato un mondo aperto in odio a porcili chiusi, ho sognato viaggi intergalattici con macchine fantastiche e non ginocchia ferite per troppo genuflettersi. Mi sono ricordato che non chiedevamo per favore, ma sentivamo che era diritto, e non storto, essere felici. Quindi ci vado perchè ho sentito in tanti dire che tutto questo non era vero, ma io vi assicuro che è tutto vero, perché io c’ero.
E voto la mia parte che non pretende di essere tutto mai.