La bufala mediterranea, l’eccellenza che ha il sapore di mozzarella e non solo
31 Maggio 2019Ci sono 18 milioni di capi bufalini al mondo, 400 mila sono di razza mediterranea distribuiti tra il Lazio meridionale e la Campania. Sono le “responsabili” della produzione della materia prima della “mozzarella di bufala campana dop”. Un unico, una ricchezza dell’agricoltura pontina. Di come migliorarne la filiera produttiva si è discusso in un seminario che si è tenuto a Pantanello, l’estensione di NInfa.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Assessorato agricoltura,della Regione Lazio e da Arsial.
Questa è terra di butteri, i “cow boy” della maremma laziale e toscana che “governavano” le bufale, e Pantanello è, esso stesso, memoria di questo antico legame.
Un’intera giornata, è stata, dedicata all’approfondimento e al confronto sulla produzione e sulle sue tecniche innovative nella filiera del latte e della carne bufalina mediterranea.
ha aperto i lavori Enrica Onorati, assessore regionale all’agricoltura, seguito da Antonio Rosati di Arsial.
Sono intervenuti professori universitari, responsabili dell’Istituto Sperimentale Zooprofilattico Lazio e Toscana e imprenditori della filiera della bufala.
“Il Lazio è, dopo la Campania, l’area di riferimento del settore – ha dichiarato l’Assessore regionale Enrica Onorati – questo patrimonio va difeso e sviluppato”
“Secondo l’ ISTAT, le provincie di Latina e di Frosinone sono cresciute per produzione e trasformazione del latte bufalino . L’allevamento della bufala costituisce un potenziale enorme per lo sviluppo dell’agricoltura del Lazio”.
Il seminario di oggi conferma quanto conti diversificare i processi di lavorazione e di produzione, soprattutto con l’increnento della filiera delle carni bufaline.
La carne di bufala e i derivati del latte bufalino hanno importanti proprietà nutrizionali e sono alla base di sani regimi alimentari.
“È importante fare sistema – chiude l’assessore Onorati – per sostenere le aziende e per sviluppare meccanismi di cooperazione e di filiera, investendo nella ricerca scientifica a servizio del settore”