Noa, quell’eutanasia alibi dello Stato che si fa assassino

Noa, quell’eutanasia alibi dello Stato che si fa assassino

5 Giugno 2019 0 Di Lidano Grassucci

Si chiamava Noa, e non era una vita in più. Era una ragazza della nostra umanità. E’ morta per eutanasia in Olanda, morta per sua volontà assistita dallo Stato. Sapete lo Stato è un entità astratta: ma come dormirà l’uomo che ha “applicato la legge” quando a sera avrà quell’attimo prima di prender sonno. Noa ha avuto una vita difficile, stuprata e in depressione, ma non può morire Abele se il mostro è Caino. Ogni mattina ci svegliamo con il dovere dell’avvenire, ogni sera andiamo a dormire con il dramma dell’avvenuto, tutti nessuno escluso. Noa non aveva bisogno di essere aiutata a morire, perchè non era una vita in più, ma aiutata a vivere. La buona morte arriva come consolatrice a chi ha vissuto, ma a 17 anni no. Non sono contro l’eutanasia, so di sofferenza indicibili al fine vita, ma è inconcepibile a “inizio vita”. Noa non aveva diritto a morire, aveva diritto a vivere, aveva il diritto a restare tra noi. Facile “eliminarla” e con lei cancellare il suo dolore che non è mai di irresponsabilità collettiva. Non sono riuscito a leggere l’articolo e mi domando dell'”assistente” alla morte, un funzionario pubblico di uno Stato che da la morte. Lo Stato non può, per me, neanche uccidere Caino, figuratevi un Abele bambino. Mi direte, retaggio della tua cultura cristiana? Retaggio di una civiltà che i “mammocci” non si toccano, che ogni ragazzo, nessuno escluso, è dono e non peso. Non ci avrebbe pesato una Noa in vita, una Noa non sola nel suo dolore per il torto subito, ma insieme a noi a fare un futuro migliore. Chi ha aiutato Noa a morire è un assassino, se uno Stato ha dato ordine di farlo è assassino. Il resto non so, ho accompagnato affetti, troppi, al fine vita e non ho mai considerato il termine come possibile. Mio nonno vecchio contadino e cavallaro da una sorte beffarda fu costretto a due anni bloccato in un letto, senza lo spazio aperto, senza poter fare. Invocava la morte perchè la sua non era la sua vita, chiedeva grazia alla Madonna, ultima speme, ma qunado è andato mi è mancato e mi manca per sempre. Ho capito il suo dolore, compresi la sua richiesta ma aveva vissuto e non so ancora se fosse stato giusto. Ma a 17 anni no, iddio se c’è (e non credo) maledica questo orrore.