Omicidio Elisa Ciotti a Cisterna, la lite per la separazione. Poi il raptus

Omicidio Elisa Ciotti a Cisterna, la lite per la separazione. Poi il raptus

10 Giugno 2019 0 Di Eleonora Spagnolo

Ha ucciso la moglie al culmine di una lite, l’ennesima, arrivata nel cuore della notte. Questa la confessione resa da Fabio Trabacchin, fermato per l’omicidio di Elisa Ciotti a Cisterna.

A riferire i dettagli della confessione il comandante Gabriele Vitagliano. Lo scenario è quello di una separazione difficile, di vicini che raccontano di un rapporto degenerato, dove però mancano esposti e denunce, insomma, quel campanello di allarme che facesse presagire la tragedia.

La furia omicida è arrivata alle 4 della notte. L’ennesima lite sulla separazione, probabilmente gravata dal contesto economico dei due coniugi e dal disaccordo sulla custodia della figlia. Quella bambina di 10 anni che per prima ha chiamato un parente lanciando l’allarme: sola in casa si è trovata probabilmente di fronte il corpo della madre senza vita.

Gabriele Vitagliano

Il comandante Gabriele Vitagliano

La morte è raccontata dalle parole del comandante Gabriele Vitagliano che riprende quanto appreso dall’interrogatorio:

“È stata una ricostruzione faticosa e lunga. Il litigio inizia alle 4, poi i toni si alzano e lui colpisce la moglie con un martello che ha gettato per le campagne insieme alla spazzatura”.

Quel martello è sparito, perché Fabio Trabacchin alle 7.30 del mattino è uscito di casa ma invece di andare a lavoro ha iniziato a vagare per le campagne. Portava con sé un sacco dell’immondizia, che ha gettato chissà dove e che ora i carabinieri cercano con la quasi certezza che dentro ci sia quel martello. Poi è tornato a casa alle 9.45. Era in stato confusionale, ha trovato ad attenderlo gli uomini dell’arma che lo hanno portato in caserma. Qui ha reso la sua confessione.

Continua il racconto del delitto con maggiori dettagli:

”La donna è stata colpita mentre era in piedi vicino al letto per cui è caduta sul letto stesso con una ferita alla testa. È stato un litigio prolungato quando lui ad un certo punto ha avuto un raptus, un momento di maggiore ira in cui ha preso il martello e l’ha colpita”.

Una ferita sola, profonda e sufficiente a causare una morte instantanea, spiega ancora il comandante dei Carabinieri.

Resta una bambina di 10 anni sola, affidata ai parenti, che al momento non è stata ascoltata.

“È in stato di shock. Non sappiamo se ha assistito alla morte della madre. Sicuramente ha sentito il litigio, lo hanno sentito persino i vicini”

Dice ancora il comandante dei Carabinieri. Al momento non è dato sapere se la piccola ha assistito anche alla morte della madre.

Resta una comunità, quella di Cisterna, che piange Elisa Ciotti e che si trova di nuovo sbattuta in prima pagina sulle cronache nazionali, a pochi mesi dalla morte della giovane Desirée, a poco più di un anno di distanza dalla furia omicidia di un padre carabiniere che uccise le figlie Alessia e Martina Capasso. Una comunità che ora si interroga.