Latina, gli avvocati e il bene comune senza Comune

Latina, gli avvocati e il bene comune senza Comune

13 Giugno 2019 0 Di Lidano Grassucci

Che strano posto, che gente strana, in Comune gli avvocati del Comune fanno causa al Comune e, quindi, verranno pagati per “offendere” se stesso e poi per “difendersi”. Non so se hanno torto o hanno ragione, manco mi frega, ma certo non è una bella figura perché né loro, né l’amministrazione in questo contenzioso hanno pensato, anche per un istante, al “bene comune” ma ciascuno al suo guicciardiniano particolare. Pensare che il partito del sindaco si chiama “bene comune”.

Capita che fa, che brutte cose. Una volta c’era l’orgoglio di “essere impiegato del Comune”, e le questioni non finivano davanti al giudice, ma nella saggezza dei saggi. I segretari comunali custodivano i segreti (come da parola), i dipendenti custodivano il “servizio pubblico” alla dipendenza della Repubblica. Guardatela oggi la ragione, questa ragione.

Non so, né voglio sapere, le ragioni o i torti, ma da cittadino mi sento tanto solo e quella casa non è “Comune” ma cosa loro, e non va bene. Sarà che mi faccio senile, che divento setino ostinato di un mondo che mi ha abbandonato.