Buche a Cisterna, l’opposizione contro Carturan: “Una truffa!”

Buche a Cisterna, l’opposizione contro Carturan: “Una truffa!”

16 Giugno 2019 0 Di Luca Cianfoni

Stesso posto, stesso argomento, attori diversi. A Palazzo Caetani anche i consiglieri di opposizione Maria Innamorato, Gerardo Melchionna e Andrea Santilli dicono la loro sul tema delle buche a Cisterna.

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Il cortile di Palazzo Caetani durante l’incontro.

Esproprio sulle buche? Sicuramente c’è un accordo

La conferenza stampa di ieri, sabato 15 giugno, è una risposta a quella di fine maggio tenuta dal sindaco Mauro Carturan, in cui il primo cittadino illustrava il nuovo iter per risolvere il problema delle “buche” a Cisterna. La minoranza su quel progetto sembra abbastanza scettica.

Dice Gerardo Melchionna:

“Non vorrei che il sindaco abbia un accordo con la Gi.Si. immobiliare per arrivare a settembre ed espropriare quel terreno. Questo sarebbe una truffa per i cisternesi, perché la cifra da sborsare sarebbe tutta a carico dei cittadini. Inoltre la società incasserebbe i soldi dell’esproprio non facendo nulla e dopo aver arrecato un danno alla città e ai cittadini”.

Inoltre Melchionna fa riferimento alla fidejussione iniziale stipulata dalla Gi.Si. immobiliare del valore di 8.300.000 € che doveva essere pagata nel caso in cui i lavori, iniziati nel 2007, non fossero ultimati entro tre anni. Ne sono passati dodici di anni e dopo aver capito che quella fidejussione era falsa, il comune e quindi i cittadini non hanno visto né i lavori né tantomeno un centesimo di quella cifra.

La Gi.Si. ha sbagliato, che paghi

Più volte durante la conferenza, i tre consiglieri chiedono a gran voce il pagamento dell’ingente somma che la Gi.Si. dovrebbe pagare al comune di Cisterna.

“L’amministrazione vuole ripartire da zero con quella società? No ci dispiace, la Gi.Si ha fatto buche, ha demolito ai cittadini il consorzio agrario e il cinema che oggi poteva continuare ad essere un cinema oppure un teatro o una sala conferenze. Inoltre il nuovo progetto è vero che dimezza i metri cubi da costruire, ma ora i metri cubi sono diventati per oltre l’80% privati e per il restante pubblico, mentre prima erano metà per uno. Ci conviene un’opera del genere?”

Dice Andrea Santilli. Maria Innamorato poi passa ad illustrare la composizione societaria della Gi.Si., che  risulta essere una vera e propria matrioska contenente altre piccole società, due delle quali condotte da Settimio Chiarucci e Domenico Capitani.

“Perché ora l’amministrazione parla con il nuovo amministratore sardo Puggioni e invece non convoca i soci che sono sempre gli stessi e che questo danno l’hanno creato? Il nostro comune, non può avere accordi con società private di cui non si riesce a capirne l’assetto. È una questione di trasparenza e chiarezza.”

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I tre consiglieri di opposizione Gerardo Melchionna, Maria Innamorate e Andrea Santilli.

La proposta delle opposizioni per le buche a Cisterna

La proposta dell’opposizione dunque è quella in primo luogo di cercare di recuperare quel terreno senza bisogno di espropriarlo, ma entrando in causa con la Gi.Si e reclamare i propri diritti. Successivamente indire un bando pubblico a cui far partecipare i vari studi tecnici di Cisterna, facendoli misurare su idee e proposte fatte dai cittadini.

In questi mesi saremo in piazza con i gazebo e saremo aperti a qualsiasi proposta la cittadinanza voglia fare per quel luogo. Un parco, una piazza, un parcheggio, qualsiasi cosa. Noi vogliamo aprirci alla cittadinanza e farli partecipi di una decisione che spetta anche a loro, non vogliamo fare come questa amministrazione e questo sindaco che decidono senza ascoltare nessuno. I soldi per queste opere pubbliche ci sono e possiamo farle anche senza la Gi.Si.

Cosa accadrà a Cisterna?

Una proposta quella dell’opposizione che coinvolgerebbe anche la cittadinanza, rendendo pubbliche entrambe le opere che andrebbero a riempire le due buche poste al centro della città. L’estate appena iniziata dunque si prospetta rovente per la politica cisternese. Ai cittadini invece non resta che aspettare, settembre per vedere se l’esproprio avverrà o meno e qualche anno per vedere se qualcosa si muoverà per davvero.