Esami di maturità per 5.000 studenti di Latina: le tracce della prima prova
19 Giugno 2019Circa 5.000 ragazzi della provincia di Latina si sono seduti questa mattina tra i banchi di scuola per la prima prova degli esami di maturità. Tra le tracce della prova di italiano spiccano Giuseppe Ungaretti con la poesia “Il porto sepolto”, ma anche Corrado Stajano e “Eredità del Novecento”. E c’è Leonardo Sciascia. Tra le tracce anche un brano di Fernbach su illusione conoscenza e infine un brano di Montanari su uso del futuro.
Agli studenti sono arrivati gli auguri via Facebook del ministro dell’istruzione Marco Bussetti:
“Cari ragazzi, è arrivato il momento. Forza! Sono certo farete del vostro meglio! Buon lavoro a tutti e ricordatevi ‘La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”
Via Twitter gli auguri del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti:
“Auguri a tutti i ragazzi e alle ragazze che stanno iniziando l’esame di maturita”
Ieri le parole dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Latina Fabrizio Proietti dedicate ai maturandi:
“Che questa possa essere un’esperienza formativa, la scuola è un’opportunità per manifestare ciò che si è e ciò che si ha e non deve essere solo fonte di ansia e stress. Spero che i ragazzi trovino commissioni che li mettano a loro agio e possano mostrarsi perché i giovani devono sempre mostrare le loro capacità agli adulti”.
In Provincia di Latina sosterrà l’esame di maturità il 96,2% degli studenti che hanno frequentato il quinto anno, dato in linea con la media di Roma e del Lazio.
Così commenta questo dato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio sul Corriere della Sera Roma:
“Trend positivo che non deve sorprendere o far pensare alla scuola come a un diplomificio. Questi numeri sono il frutto di un lavoro svolto negli anni dagli insegnanti, soprattutto nel primo biennio delle superiori”.
Sono altri i numeri preoccupanti:
“Quelli sulla dispersione scolastica, che nel Lazio si attesta intorno al 22%: andrebbero, ad esempio, incentivati sin dalle scuole elementari progetti che coinvolgano e motivino gli studenti sottraendoli alla volontà di allontanarsi definitivamente dagli studi, in questo la scuola dovrebbe aprirsi maggiormente ai sussidi che possono arrivare dal pensiero computazionale e dalle tecnologie”.