Lotta al caporalato, arrivano la app e i bus gratis

Lotta al caporalato, arrivano la app e i bus gratis

25 Giugno 2019 0 Di Eleonora Spagnolo

Il protocollo di contrasto al caporalato entra nel vivo con l’attuazione di due punti principali:

  • l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura;
  • il trasporto pubblico per i braccianti agricoli.

Per quanto riguarda il primo punto, sono attivi da oggi presso i centri dell’impiego (cpi) gli appositi sportelli dedicati all’agricoltura. Nei cpi di Latina, Formia, Fondi, Sezze e Cisterna di Latina i lavoratori possono registrarsi e dichiararsi disponibili a ricevere offerte di lavoro. Le aziende agricole, dall’altra parte, possono far riferimento agli sportelli regionali per reperire manodopera secondo il proprio fabbisogno.

I lavoratori hanno anche a disposizione l’app Fair Labor: scaricabile e consultabile da smartphone in quattro lingue (inglese, francese, rumeno e punjibi). Con pochi clic da cellulare i lavoratori saranno direttamente iscritti alle liste di prenotazione dei centri per l’impiego con la possibilità di ottenere un posto di lavoro.

L’iscrizione alle liste di prenotazione è il primo importante step per ottenere un altro importante servizio: il trasporto pubblico da e verso i campi. In virtà di un contratto con Cotral, i lavoratori con contratto infatti possono ottenere una tessera per viaggiare gratuitamente sui bus Cotral in tutta la Provincia di Latina.

Inoltre a Maenza, Roccagorga, Sezze, Latina, Pontinia, Sabaudia e Terracina, dal primo luglio i braccianti possono viaggiare gratuitamente su 4 diverse linee. Si tratta di percorsi studiati proprio per integrare il trasporto da e verso i campi e combattere l’odiosa pratica del trasporto nei campi da parte di caporali in mezzo spesso ai limiti della sicurezza. I bus in questione saranno riconoscibili dalla sigla SaC 2019 (Stop al Caporalato) e copriranno 175 chilometri.

Nelle prossime settimane, inoltre, sarà attivato il servizio di mediazione culturale multilingua nei centri per l’impiego e sarà avviato l’esame del testo di legge sul contrasto e l’emersione del lavoro non regolare in agricoltura su proposta della Giunta e del Consiglio regionale.

Ci sono vantaggi anche per aziende:  a fase sperimentale avviata, verranno introdotti incentivi all’assunzione per le aziende iscritte agli elenchi di prenotazione regionali. Infine, sempre in questa seconda fase, saranno organizzati corsi di formazione mirata per i lavoratori.

Il protocollo per la lotta al caporalato

Il protocollo siglato a gennaio 2019 nasce per contrastare una dolorosa piaga per il settore agricolo, tra i più importanti della Provincia di Latina: il caporalato, cioè lo sfruttamento dei lavoratori agricoli di origine straniera nei campi, per pochi euro al giorno, e spesso con alloggi e trasporti disumani.

Il caso sfociò con una serie di arresti lo scorso gennaio, ironia della sorte, pochi giorni dopo la firma del protocollo per il contrasto. Con le misure appena entrate in vigore i sottoscrittori (Cgil, Cisl, Uil e Ugl e le organizzazioni datoriali Coldiretti, Cia Lazio, Lega cooperative Lazio, Confcooperative Lazio e Confagricoltura Lazio), Regione Lazio e Comuni interessati puntano a sradicare il fenomeno una volta per tutte.

Perché i prodotti di qualità passano anche per la qualità della manodopera, e in questo senso lo sfruttamento non può essere tollerato.