Il treno Dixit 5/ Il comandate Catis rivendica lo spostamento dei cessi a Rio Martino

Il treno Dixit 5/ Il comandate Catis rivendica lo spostamento dei cessi a Rio Martino

26 Giugno 2019 0 Di Lidano Grassucci

Antefatto: nei giorni scorsi qualcuno ha denunciato la installazione dei cessi mobili in aree sosta per disabili, attaccando l’amministrazione di Damiano Coletta per insensibilità. Il consigliere comunale di Lbc, Dario Bellini, ha denunciato che “squadracce nottetempo avevano spostato i cessi per creare difficoltà all’amministrazione”. La denuncia del consigliere, capogruppo di Lbc, è stata oggetto di “idiota” ilarità. Qualche sprovveduto ha negato i fatti, ma la verità, prima o poi arriva.

 

Un fantomatico maresciallo si propone di mediare. Dico: “ma di cosa parla”. Lui: “vedrà cose grosse, letteralmente e lei deve fare il suo lavoro, onestamente”. Non nascondo lo stupore: “ma di cosa parla?”. “Vedrà”. Sono curioso come una scimmia e pure sezzese quindi uso a non aver paura ma a temere la burla. “E’ una questione seria, capirà presto. Il comandante le spiegherà tutto”. Mica ci capisco, ma vado a vedere: appuntamento nelle campagne tra Cisterna ed Aprilia, un posto dove ci sono posto così isolati che Sergio Leone ci poteva girare un western. Capisco anche che anche la scelta del posto (stavo per dire la location, ma capirete che non era il caso) non è usuale.

C’è un auto, scende un signore incappucciato, mi benda. Salgo in auto, gira, poi ci fermiamo sotto un albero di eucaliptus con le foglie che sbattono alla poca brezza dell’agro nell’afa di giugno. Mi si propone di spalle e va subito al sodo, capisco che è gente che non scherza… poco. “Sono il comandate Catis”. Chè? “Non faccia lo spiritoso, sa bene che la Catis ha brevettato il pulsante per lo sciacquone rivoluzionando i cessi del mondo e cancellando le odiate catenelle, tra l’altro facendo una grande rivoluzione igienica: prima, con la catenella, dovevi lavarti l’intera mano, dopo solo un dito, un risparmio di acqua dell’80%, mica scherzi”.

Non ci avevo pensato: “Sono il comandate dei fascisti igienici, ora ascolti e taccia, la democrazia a me non piace”. Ha un tono stentoreo, un collo taurino a Sezze collo si dice coglio e grande, fate voi con “one”. “Scriva, Bellini che avete tanto denigrato è l’unico, insieme alla Isotton, che ha capito, che intelligentemente ha fatto una analisi politica, sociale e culturale: i cessi al mare sono stati spostati, da noi”.

Da voi? “Sì, mi spiace solo che Bellini ci abbia definito squadracce, come se a lui lo chiamassi non Bellini ma Bellastro. Noi abbiamo messo in campo 5 squadre da dieci uomini, squadre toste che avevano la determinazione non dell’under 20 maschile, ma della nazionale femminile. Abbiamo sollevato i cessi, messo sotto gli scopettini (italici di frassino  e ginepro) e poi fatto scorrere il cesso al mare”.

Ma perché? “Capisce perché Bellini è superiore, lui c’è arrivato subito, perché il cesso con la seduta è il cavallo di Ulisse dell’attacco giudaico.massonico alla virtù italiche, farla seduti imborghesisce, fa perdere tempo, induce alla lettura e sminuisce l’atto creativo”.

Ma lei è matto. Il comandante Catis, meglio la sua nuca, pare aggrottarsi: “Io non sono uso scherzare, dobbiamo tornare alla turca, la tazza è stato un atto antiitaliano, è inutile che Salvini rivendichi la sovranità monetaria, i mini bot, abbiamo perso la nostra autonomia con la borghese tazza, poi ha visto la forma?”

“Che ha la forma della tazza?”

“Non guardate niente voi giornalisti al servizio della plutocrazia, è evidente il richiamo al fascio littorio, ed è evidente lo sfregio alla tradizione italiaca. Va ripristinata la sovranita nazionale del cesso, la turca è rapida, igienica, non cospirativa”.

“Cosa chiedete?”

“E me lo chiede, se volete avere ancora un momento di pace almeno nella “ritirata”, dimenticavo odio dire WC o toilettes, si deve parlare di: ritirata; cesso, vespasiano, bagno, urinatoio. Ed ha le nostre richieste: smontaggio della tazza da tutti i gabinetti, anche quelli politici; reintroduzione del vocabolo “ritirata”; uso obbligatorio della turca; nobel al signor Catis per il suo brevetto”

“Diffonda la cosa e rendo gli onori al comandate Bellini, mio fiero e leale avversario. Io mi riconosco nelle regole della cavalleria, quella mulattiera naturalmente”

Nel blitz spostacessi avete avuto perdite?

“Abbiamo perso 32 scopettini, e un drone”.

Un drone?

“Si l’operazione era coordinata da una centrale operativa che dal’altro visionava il campo d’azione, è stato abbattuto credo dai servizi segreti della polizia municipale di Coletta, ammetto che hanno una “elettronica” di tutto rispetto”.

Tengo a precisare che in questa conversazione nessun animale è stato trattato male, che il comandate Catis per darmi la liberatoria alla pubblicazione mi ha impedito di mettere lo zucchero nel caffè e su questo adirò alla corte internazionale per i diritti del chiacchierante.

 

Nella foto: il comandate Catis

Cosa è la Catis:

Tutto è partito da un’intuizione: applicare il principio fisico dell’effetto Venturi ad un sistema di trasmissione meccanico pneumatico a circuito chiuso. Pioniere e visionario, Giuseppe Campiglia parte tra le mura del suo garage per sviluppare un’idea di prodotto rivoluzionaria destinata a entrare nelle case degli italiani. Nasce, così, il sistema di risciacquo Catis.