Il bacio dei ciclisti di Israele e il bacio che fondò Latina

Il bacio dei ciclisti di Israele e il bacio che fondò Latina

30 Giugno 2019 0 Di Lidano Grassucci

Ogni tanto c’è il sole, ogni tanto arrivano cose che ti fanno dire: “cavolo che bello il mondo dove sto”. Ma non sono grandi cose, cose che vanno nei libri di storia, ma piccole cose, minuscole. Sono le cose che poi ritrovi nella tua memoria, nella tua vita, o nei sogni che ci fanno così umani. La storia la leggo su Repubblica, l’ho cercata un poco, ma poi mi è venuto a trovare. “Guy Sagiv, è in fuga solitaria, siamo ai campionati di ciclismo di Israele, quando raggiunge Omer Shapira, la sua fidanzata, impegnata nella prova femminile. Mentre la sorpassa, Sagiv le dà un bacio. Entrambi concluderanno la gara vincendo le rispettive categorie”.   

Sì si sono baciati, per un attimo hanno pensato a loro, a loro due. Il bacio gli ha dato l’energia che già avevano per i mille baci che si sono dato in allenamento, mentre passeggiavano, vivendo. Ecco una società che che non ha l’ansia di vincere, non ha l’ipocrisia di non contemplare l’amore, una comunità fatta di persone che al limite della corsa, quando la fatica si sente non chiedono acqua, pane, una spinta, ma un bacio che non costa niente ma è ogni cosa della mente. Mi piace pensare che hanno vinto perchè non hanno odiato, hanno vinto perchè erano in due con lo stesso fiato.

Oggi a Latina (c’è su queste colonne un bel pezzo di Emilio Andreoli) festeggiano la prima pietra della fondazione, a me non piacciono le pietre, non piaciono le cerimonie, ma mi piacerebbe sapere quale è stato il primo bacio e mi sa che fu un bacio tentato di Circe con Ulisse, sarebbe bello cominciare da qui, dal bacio anche se c’era la paura dell’inganno

O Circe, come m’inviti a esserti amico,

tu che porci m’hai fatto nel tuo palazzo i compagni,

e me ora qui avendo, con inganno m’adeschi

a entrare nel talamo,1 a salire sul tuo letto,

per farmi poi, così nudo, vile e impotente?

Non vorrò certo salire il tuo letto,

se non hai cuore, o dea, di giurarmi il gran giuramento2

che nessun sortilegio3 trami ancora a mio danno”.

Così dicevo, e lei subito giurò come volli,

e quando ebbe giurato, compiuta la formula,

allora solo di Circe salii il letto bellissimo.

Questa è la prima pietra in un gioco d’amore che è seme di futuro, non timore di domani. Un bacio, tutto iniziò da un bacio di una maga innamorata che per amore fece inganno e di un uomo che della virtù fece vita ma si fidò di lei amandola.