Se alla Juve hanno chiamato Ronaldo a Latina chiamiamo Memmo Guidi

Se alla Juve hanno chiamato Ronaldo a Latina chiamiamo Memmo Guidi

8 Luglio 2019 1 Di Lidano Grassucci

Allora: il teatro non sono capaci di aprirlo, il palazzetto peggio, la piscina ancora meno. L’ultima l’ha tirata fuori Massimiliano Carnevale che a Latina non sono stati capaci manco di far giocare Biribanti che la partita si è giocata da Maurotto Carturan a Cisterna, mi taccio la desolazione commerciale del lido di Latina descritto in un articolo pubblicato su questo colonne da Antonella Andriollo.

E parlo solo di cose ludiche, per il resto è anche peggio. Ora se Latina vuole uscire da questa inquietante banalità, mortificante inutilità deve fare come la Juve, deve scegliersi giocatori migliori, anzi i migliori. Ora se alla Juve serve Ronaldo, qua ci dobbiamo prende un Ronaldo, uno che ha trattamento di palla, ha idea, non ha paura, insomma “no sindaco a forma di sindaco”. Ingaggerei Memmo Guidi, contratto a 5 anni, rinnovabile per cinque. Mentre a Latina facevano le regole per regolare la regolamentazione delle regole necessarie a regolare come regolarsi, lui ha: ripulito le mura della città, fatto una biblioteca ex novo in un edificio storico, la città non ha un filo d’erba ed è pulita; ha creato opportunità di servizio civile, progetti lavoro per decine di ragazzi; si è fatto finanziare la costruzione di una scuola da 4.6 milioni di euro e manco ha i bambini (che li prende da Sezze dove dormono da piedi). Immaginate uno così a Latina, mettete uno che sa trattare la palla in campo, che ha gioco, che sa pure dice le bucie (ma scusatorie e non cattive), che conosce so straccio di posto.

Poi, diciamolo, sta terra in fondo era di Bassiano, che infatti vanta usi civici sul piano.

Ragazzi se vogliamo il meglio scegliamo il meglio: o vuoi rimanere la rometta, o vuoi pensare alla grande. Ora mi direte ma non è Memmo grande, ma sono quelli di Latina piccoli, beh direi che rispetto a qua parliamo di un ciclope che si confronta con i pigmei. Ho esagerato, ma mica tanto, ma sto “avilito” (trad. non so a che santo votarmi), vedo questa città morire pure triste.

 

Foto: cerimonia di intitolazione della piazza di Bassiano a Bettino Crazi, con Domenico Guidi, Bobbo Craxi e Gian Franco Schietroma