14 luglio, tornano parrucche e parrucconi. Ode giacobina

14 luglio, tornano parrucche e parrucconi. Ode giacobina

14 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Liberarono gli ultimi degli ultimi, i miserabili perché la nuova dea era la sacra libertà. Liberarono la Bastiglia il carcere di Parigi, il simbolo dell’oppressione, della sopraffazione, della Legge che se non è del popolo è arbitrio, se non è per il popolo è oppressione, se nega la libertà genera il diritto a disobbedire, a resistere.

Oggi ci sono curiatici che vogliono mettere statue per riti di potenza in assenza di fede, oggi ci sono quelli che tornano a dire “noi siamo più uguali”, che sognano mondi senza rappresentanza, senza popolo

I rappresentanti del popolo francese, costituiti in Assemblea Nazionale, comprendendo che l’ignoranza, l’oblio o la non curanza dei diritti dell’uomo sono le sole sorgenti delle pubbliche calamità e della corruzione de’ governi, decisero di esporre in una dichiarazione solenne i diritti naturali, inalienabili e sacri dell’uomo, affinché questa dichiarazione, sempre presente a tutti i membri del corpo sociale, ricordi ad essi del continuo i loro diritti e doveri; affinché gli atti del potere legislativo e dell’esecutivo, potendo essere ad ogni istante paragonati collo scopo d’ogni politica istituzione, siano più rispettati; e i reclami de’ cittadini, fondati d’or innanzi su semplici e incontestabili principj, giovino a sempre mantenere la costituzione e il ben comune.

Sta scritto così nel preambolo della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino

Gli uomini nascono e restano liberi ed uguali nei diritti; quindi le distinzioni sociali non possono esser fondate che sull’utilità comune

E’ il primo articolo. A Parigi il 14 luglio 1789 nasceva il cittadino, finiva l’idea che essere servi è volere di Dio, dell’ordine dell’universo, è l’idea che il mondo è governato dal disordine dell’umanità, dalla feconda libertà di essere ciascuno diverso dagli altri, ma tutti insieme nella medesima missione comune che è la nazione somma di libertà.

Lo dico perché pare una cosa di Francia il 14 luglio, non è solo di Francia è giacobina, è giacobino il mondo che sarà perché se tracci la libertà poi non puoi viaggiare a ritroso e ancora oggi il terrore è nelle facce di chi della libertà è nemico, dell’eguaglianza ha avversione. Perché restiamo integralisti della libertà e sopra questa nulla c’è se non l’ingiustizia dell’ignoranza.

Buon 14 luglio, buona libertà

“Abbandoniamo i preti e torniamo a Dio. Costruiamo la moralità su fondamenta sacre ed eterne; ispiriamo nell’ uomo quel rispetto religioso per l’uomo, quel profondo senso del dovere, che è l’unica garanzia della felicità sociale; nutriamo in lui questo sentimento attraverso tutte le nostre istituzione e facciamo sì che l’istruzione pubblica sia diretta verso questo fine.” 

Maximilien De Robespierre

Nella foto La Libertà che guida il popolo Eugene Delacroix