Il treno dixit/9: il tempo del rublo “reazionario”

Il treno dixit/9: il tempo del rublo “reazionario”

15 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

Un signore mi ferma, saluta, mi chiede di me, poi con orgoglio mi dice che “mio nipote oggi si laurea, in economia a ottobre andrà a lavoro”. C’è una Italia seria, fatta di brave persone, di bravi ragazzi. Mio nonno non ha fatto in tempo a vedermi finire, ma avrebbe avuto di certo gli occhi felici come lui. “Ora vado – mi saluta – sai è il terzo, bisogna andare presto”. Mi viene quasi da piangere, esiste una vita bella a fronte di raccontatori di mali, venditori di ansie doloranti.

Ecco il maresciallo, mi vede e si “raduna”: “oggi siamo pochi, l’assessore è in Puglia in vacanza e gli altri…” . Evocato, ma con la sua calma, arriva il presidente che ride sempre. Il maresciallo è stato al mare, quindi è preparato: “Sti rubli?”. Lui è fondatore del comunismo moderato per la Giovannoli (il sindaco di Sermoneta) e “manco l’esclusiva dei rubli abbiamo più, che schifo direttore”.

Ma poi sti rubli… “ma manco l’hanno incassati, volevano “rublare” se so dribblati”. Ride anche il presidente, diciamo che qui non credono al Rublogate, ma ridono di Salvini salvatore della Patria, ma bisogna vedere quale Patria. Certo manca l’assessore, anche il colonnello sta sulla questione del rublo. Ma si parla di ferie, il cielo è grigio, il maresciallo pone l’alternativa al presidente: ma tu stai col papa o con Salvini. Il presidente ha secoli di storia alle spalle viene dalla Magna Grecia e legge la Storia non si fa abbindolare dalle storie: Sto col papa, me pare più solido, poi questo è un grande papa.

Siamo a Roma, l’altoparlante annuncia: Termini, stazione di Roma Termini. La gente scema dal treno e invade l’urbe. Noi ci facciamo un caffè, bomba o non bomba siamo a Roma, malgrado l’assessore, il marinaio e lo spagnolo. A luglio la pugna si fa dura e i duri continuano a giocare. Paga il colonnello è il suo compleanno, caccia dei rubli, ma no che dico… e ridiamo.