Latina “caccia” i giovani, in tre anni perso un paese grande come Roccagorga

Latina “caccia” i giovani, in tre anni perso un paese grande come Roccagorga

17 Luglio 2019 0 Di Lidano Grassucci

In tre anni ad Aprilia sono andati via, all’estero, 1730 ragazzi. Mantenendo le proporzioni a Latina parliamo di 2000 giovani. Nel triangolo Latina-Aprilia-Cisterna abbiamo cancellato un paese delle dimensioni di Roccagorga, ma fatto tutto di giovani e per lo più laureati (in italia sono andati via in 10 anni 208 mila ragazzi, nel paese già più vecchio del continente). Questo è il dramma, ma noi parliamo di spread, di immigranti e non ci accorgiamo che siamo migranti. Latina è città di giovani in un paese di vecchi, una grande ricchezza, ma in comune parlano di regolamenti e di urbanistica. Siamo un Paese di spostati, di gente che non parla dei problemi, abbiamo un cancro che ci sta divorando e noi curiamo le allergie.

I giovani a Latina stanno radicando una università in un tessuto sociale che è apparire e non sapere, ma se parliamo di università non lo facciamo per il sapere, ma per sistemare gli edifici. Per noi  anche lo studio è questione immobiliare, da sempre. A noi non interessa cose si studia, basta che si faccia a Palazzo M. Le scuole non sono risorse, ma problemi di traffico. E la zona dei pub, non è modello di convivenza, di esperienza, ma rumore per i “rari” residenti.

Quando i giovani vanno via? Siamo felici, come le baby sitter quando riescono a far addormentare il pupo e possono dedicarsi ad altro. Infatti dire “ho il figlio a Londra” corrisponde all’orgoglio di dire, negli anni del boom economico, ho la villetta al Circeo.

Abbiamo perso migliaia di opportunità di futuro, ma siamo indaffarati a fare regolamenti che regolano la regolarità dei regolamenti regolatori nella sacra regola di San Benedetto: ora et labora (ma all’estero)