Con RED taste il cocomero pontino non è più solo nel piatto

Con RED taste il cocomero pontino non è più solo nel piatto

21 Luglio 2019 0 Di Fatto a Latina

Cocomero pontino e Red Taste, quattro parole per valorizzare il prodotto attraverso la sinergia di competenze diverse. Una rete di competenze messe a sistema per un progetto comune. Il Red Taste appunto dove R sta per “rurale”, E per “eccellente” e D per “differente” oltre che letteralmente tradotto sta per sapore, gusto rosso. Quattro parole legate ad un prodotto di questa provincia che è l’anguria o meglio il “cocomero” come viene chiamato da queste parti.

RED taste e cocomero pontino: l’obiettivo

Il progetto il Red Taste, quest’anno alla seconda edizione, si pone lobiettivo di promuovere il consumo del cocomero pontino, che dall’anno scorso è stato inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali(PAT), e di stimolare le aziende produttrici a creare una sinergia che possa dar vita a un comitato promotore del cocomero IGP.

Comitato utile all‘affermazione di nuove economie di mercato e che potrebbe puntare al riconoscimento comunitario di Identificazione Geografica Protetta. Tale riconoscimento potrebbe riportare ricadute sul fatturato per tutto il comparto produttivo che si attesta già intorno ai cento milioni di euro.

Il progetto di valorizzazione del cocomero pontino

Il progetto di valorizzazione del cocomero pontino promosso dalla Cooperativa Latina ortaggi vede coinvolti nella  edizione 2019 sette chef i quali dal 18 luglio al 14 settembre proporranno combinazioni insolite con il cocomero pontino. Nella foto in alto l’accostamento del cocomero con una frittura di gamberi e gambero crudo.

Sono sette gli appuntamenti gourmet allestiti nei locali del litorale e dell’entroterra laziale, due dei quali sono pic-nic al chiaro di luna, uno nel fiume Cavata accompagnati in canoa da Francesco Saverio D’Ottavi e l’altro nella cooperativa agricola Latina Ortaggi.

Un momento della conferenza stampa sul fiume Cavata

Accostamenti insoliti con il cocomero pontino che potrebbero aprire a soluzioni di consumo diverse da quello di rompi digiuno o fine pasto, che ne incentiverebbe la produzione e persino arrivare, attraverso una trasformazione del prodotto, ad una destagionalizzazione che porti ad avere il cocomero disponibile dodici mesi l’anno, in ottemperanza alle politiche anti-spreco del governo italiano in campo agro alimentare.

Questo sempre mantenendone e salvaguardandone le caratteristiche distintive e la sua area di produzione che riguarda i comuni di Sabaudia, Terracina e San Felice Circeo considerato il triangolo d’oro per maggior concentrazione del raccolto e più adatto per le primizie e le produzioni di eccellenza. Oltre a quelle dei comuni di Latina, Pontinia, Sezze, Priverno, Aprilia e Cisterna di Latina che contribuiscono comunque con numeri considerevoli alla coltivazione.

I prossimi appuntamenti RED taste:

  • Giovedì 25 Luglio al ristorante Simposio Al Corso a Sermoneta con lo chef Fabio Stivali alle 13
  • Venerdì 26 Luglio al ristorante Bottega Sarra a Terracina con lo chef Luigi e Oreste Sarra alle 20.30
  • Venerdì 2 Agosto al bistrot Pan Di Via Frontemare al Lido di Latina con lo chef Francesco Fugaro alle 19
  • Domenica 4 Agosto alla Cavata Flumen a Sermoneta con la guida naturalistica Francesco Saverio D’Ottavi alle 18
  • Martedì 27 Agosto alla Cooperativa Latina Ortaggi a Sabaudia il picnic al chiaro di luna alle 19
  • Venerdì 30 Agosto al ristorante Incontramare a San Felice Circeo con lo chef Luca Nalli alle 20.30
  • Sabato 14 Settembre al ristorante Eea a Ponza con lo chef Davide De Luca alle 20.30

Competenze diverse per un unico obiettivo

La rete di competenze messe a sistema comprende oltre a quelle del referente della Cooperativa Latina ortaggi, Claudio Filosa, vari esperti legati al settore agroalimentare ed economico dello stesso settore insieme a quelli  di comunicazione e marketing.

Il risultato di questo esercito di competenze è stato il successo della scorsa edizione e l’inserimento del cocomero pontino nella lista PAT riconosciuta dalla Repubblica Italiana. L’ambizione ora è quella di riuscire ad ottenere il riconoscimento comunitario IGP attraverso la costituzione di un comitato promotore del cocomero IGP.

I numeri del cocomero pontino

In provincia di Latina si contano 4000 posti di lavoro legati all’indotto, 4000 ettari di terreno sono destinati alla coltivazione di cocomero.  La produzione media si attesta intorno ai 500/600 quintali in serra e 700/800 quintali a campo aperto.

Nella provincia di Latina sono 70 le cooperative agricole che coltivano esclusivamente angurie e si arriva a 300 considerando quelle che coltivano anche altri prodotti, sei centri di imballaggio e otto vivai per la produzione di piantine innestate.

L’economia locale è legata a questo prodotto che è presente dagli anni seguenti la bonifica della palude pontina. Proprio questo tipo di terreno insieme al clima mite garantiscono quelle caratteristiche che lo distinguono.