Hanno visto un secolare a Latina e dei dinosauri un poco setini
22 Luglio 2019Si fanno viaggi a distanze siderali, si fanno fughe a lontananze di leghe e leghe, ma ci si dimentica di viaggi vicini, fantastici perché vicini. Da bimbo mi riscattai dalle letture di sante mistiche con il laicismo avventuroso di Emilio Salgari. Con lui ho visitato tutti i mari del sud, ho amato “perle” così belle, poi ho scoperto che lui aveva visto solo il Po e manco la foce, ma quel pezzo di fiume che passa a Torino. Allora ho pensato che Giurassic Park sta alla cava di Petrianni, a uno sputo da dove sono nato io, che le avventure di Asterix potevano abitare a Norma o giù di lì, che Tintin avrebbe potuto volare con un aereo di Alessandro Marchetti da Cori, e la mappa del tesoro era stampata in un copia unica da Aldo Manuzio, da Bassiano. E anche John Wayne si sarebbe perso tra Piscinara e Campo Morto, e la Circe con Ulisse hanno fatto l’amore dove oggi “dorme” Sabaudia. A Ninfa congiuravano, tramando, tra mandragole e fiori per fare papi, per ordine missioni alla James Bond per cercare il Santo Graal o per trovare la reliquia della penna delle ali dell’arcangelo Michele.
E Cisterna ultima frontiera dove dovevi scegliere l’ultimo gelato tra Baffona o Due Mondi e poi c’era “pantano d’inferno”, poi non sapevi se tornavi, ma almeno avevi provato l’ultimo piacere che di quelli carnali non c’era traccia. Poi, poi camminando se eri vivo a Foro Appio, due orazioni, una pasta di Visciola e la raccomandazione per San Tommaso. Se ci arrivavi, qui vive il secolare un serpente così grande che mangia ogni 100 anni, poi scompare e ritorna solo per mangiare
Ecco vi racconteremo il vero nel verosimile che è stato, e sarà più vero di queste storie assurde di castelli fatati che non ci sono mai stati. Buone letture.