La battaglia del lungomare di Latina

La battaglia del lungomare di Latina

29 Luglio 2019 0 Di Eleonora Spagnolo

Il lungomare di Latina rappresenta una risorsa che ad oggi rimane difficile da sfruttare. Destagionalizzazione sì, destagionalizzazione no. Ripascimento sì ma come e quando e con quali soldi. E poi ci si mettono le mareggiate di luglio.

È quello che è accaduto in questi giorni.

In consiglio comunale mercoledì scorso si è votata una delibera per consentire agli stabilimenti balneari di restare aperti anche in inverno. Tutto parte dalla legge di bilancio 2019 che stabilisce che gli stabilimenti possono restare montati nelle more del riordino della materia fino a dicembre 2020. Quello che chiedevano gli operatori di Latina era di rimanere montati senza però essere obbligati ad aprire. Quello che il comune gli ha dato è: restare montati ma aprire tutti i giorni, anche in pieno inverno. Solo che le strutture attuali di cui dispongono la maggioranza degli stabilimenti sono palafitte in legno, completamente aperte e a poco serviranno i teli antivento che propone di installare la consigliera con delega alla marina Maria Grazia Ciolfi.

Gli stessi operatori capitanati da Massimo Perin si sono detti delusi dalla delibera, che impone l’apertura sette giorni su sette, senza eccezioni, neanche per il maltempo. Mentre una precedente versione prevedeva una turnazione.

La verità è che prima di destagionalizzare sarebbe servito il PUA, acronimo che sta per “Piano di Utilizzazione degli Arenili”. Quello attuale prevede che sulle spiagge non ci debbano essere strutture fisse, mentre le strutture che già ci sono non possono allargarsi. Ecco perché la destagionalizzazione da questo punto di vista è impossibile. Le strutture attuali sono inadeguate a reggere la stagione invernale, e semplicemente vanno smontate.

Ma la presidente della commissione urbanistica Celina Mattei ha rassicurato: il PUA è in lavorazione, arriverà in commissione a settembre.

Ma finché non sarà approvato ben pochi potranno destagionalizzare, nonostante le delibere.

L’altra incognita è rappresentata dalle coste. Senza un serio intervento di ripascimento, Latina è ogni stagione che passa vittima dell’erosione che sta assottigliando le sue spiagge. La Regione Lazio avrebbe stanziato un primo importo, 38 mila euro, decisamente esiguo. L’assessore Lessio ha promesso un intervento a settembre 2019, a stagione balneare conclusa, ma prima delle mareggiate invernali. Anche su questo, tanto scetticismo e altrettanti punti interrogativi.

Intanto, la mareggiata tra sabato e domenica notte ha lasciato diversi stabilimenti balneari sott’acqua.

È la fotografia di una situazione precaria che grida a gran voce di essere risolta. O altrimenti il lungomare rimarrà deserto, d’estate e d’inverno. E non ci sarà nessuna bandiera blu a salvarlo.